A Sassoferrato il progetto su Matteo da Gualdo, una giornata per riscoprire il Rinascimento Eccentrico

Venerdì 2 maggio alle ore 17, a Sassoferrato, presso lo storico Palazzo Oliva sede della Civica Pinacoteca e della Raccolta degli Incisori Marchigiani, si terrà la presentazione del progetto “Sulle orme di Matteo da Gualdo” per la prima di due giornate alla scoperta del Rinascimento Eccentrico in terra d’Appennino, con il secondo appuntamento previsto per il prossimo 16 maggio presso il Museo Diocesano di Fabriano, alle ore 17.30.

Il pomeriggio dedicato alla storia dell’arte si inserisce nel progetto intermuseale  curato da diversi anni dallo storico Matteo Bebi, volto a studiare le espressioni del Rinascimento Eccentrico in Appennino e ad indagare – e digitalizzare – le opere di Matteo da Gualdo, attivo in diverse città, oltre la sua terra natale: Nocera Umbra, Casacastalda, Sigillo, Assisi e quindi anche Sassoferrato.

Nello specifico verrà presentata l’indagine sul cosiddetto “Trittico di Coldellanoce“, realizzato negli anni Ottanta del Quattrocento per la chiesa di San Lorenzo del Castello di Coldellanoce, località sassoferratese.

Contestualmente verrà presentata una riproduzione, in dimensioni ridotte, della stessa tavola, che verrà installata in pinacoteca a Sassoferrato, in ideale comunicazione con gli esempi del Maestro di Collamato, di Pietro Paolo Agabiti e del Salvi, meglio noto come il Sassoferrato.

Il trittico, in occasione dei lavori di ristrutturazione della chiesa che lo ospita da cinque secoli, sarà spostato presso il già menzionato Museo Diocesano fabrianese, anche in occasione del Giubileo 2025, in suggestivo dialogo con le opere già esposte, tra le quali spicca Allegretto Nuzi.

Una speciale tappa di due giorni per il progetto, che non solo studia approfonditamente un’opera del maestro gualdese, ma la mette in comunicazione diretta con altri artisti – contemporanei, precedenti e successivi – e mette anche in comunicazione due spazi museali, per una più capillare scoperta del territorio da parte del visitatore.

Come di consueto, tramite un QR code apposto accanto alle opere, sarà infatti possibile accedere al sito matteodagualdo.it e ottenere maggiori informazioni sul trittico ma anche sulla vita del pittore e proprio sul territorio, uno degli scopi del progetto, oltre allo studio scientifico e alla divulgazione.

L’evento è patrocinato dal Comune di Sassoferrato, che sarà presente con il sindaco Maurizio Greci, dalla Società Cooperativa Happennines, che sposa e presenta il progetto, dall’Associazione Sassoferratesi nel Mondo, dal Museo Diocesano di Fabriano e dalla Diocesi di Fabriano e Matelica.

La dottoressa Laura Barbacci, direttrice dei beni culturali della stessa diocesi, illustrerà il progetto diocesano sulla cura dei beni artistici.

Interverranno anche la professoressa Patrizia Dragoni, docente di Museologia e critica artistica e del restauro presso l’Università degli Studi di Macerata, già curatrice della mostra dedicata a Matteo da Gualdo nei primi anni 2000, e infine il curatore del progetto, Matteo Bebi.

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Redazione Gualdo News
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