È stata presentata ufficialmente alla Camera dei Deputati la proposta di legge sull’Universal Design, un progetto promosso dal Forum Nazionale Disabilità, Diversità e Fragilità con l’obiettivo di costruire un’Italia più accessibile, inclusiva e giusta.
Alla presentazione ha preso parte anche il sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, da tempo impegnato nel sostenere questa battaglia.
Presciutti ha espresso pubblicamente la propria soddisfazione e l’orgoglio per il percorso intrapreso: “Ringrazio Elisa Bortolazzi per la sua tenacia e la sua passione civile – ha scritto sui social riferendosi alla presidente del Forum – Sono orgoglioso di aver contribuito nel mio piccolo ad un progetto così grande per un futuro in cui l’inclusione non sia più una concessione, ma un diritto strutturale“.

Il percorso che ha portato alla presentazione della proposta ha avuto una tappa importante il 20 gennaio 2024, quando il sindaco Presciutti partecipò come relatore al Forum Nazionale delle Disabilità, Diversità e Fragilità svoltosi a Bologna. In quell’occasione venne illustrata per la prima volta in pubblico la proposta di legge sull’Universal Design.
“Si tratta di un lavoro corale tra tutti i componenti del Forum – aveva spiegato la presidente Elisa Bortolazzi – che ci ha visti impegnati a lungo per concretizzare la proposta di legge. Siamo partiti da un sogno, ora proviamo a renderlo realtà, grazie anche al contributo fondamentale del sindaco di Gualdo Tadino.”
La proposta mira a “rendere l’Italia più accessibile a tutte e tutti” e si fonda sul principio dell’universal design, ovvero “progettare spazi, servizi, trasporti, percorsi educativi e sanitari pensando fin dall’inizio alla piena fruibilità di ogni persona, indipendentemente dalla propria condizione fisica, cognitiva e sociale”.
I contenuti della legge prevedono l’eliminazione delle barriere architettoniche, sensoriali, culturali e digitali, la piena accessibilità a scuole, trasporti, spazi pubblici e servizi, l’introduzione di figure professionali come disability manager, diversity manager e lovegiver, il riconoscimento del ruolo dei caregiver e il sostegno all’autodeterminazione della persona in ogni fase della vita e la promozione di un linguaggio pubblico nuovo, rispettoso e libero da stereotipi e pietismo.
“L’universal design non è dunque da concepire come un costo, ma come un investimento“, ha scritto ancora il sindaco, rilanciando l’invito alla partecipazione attiva delle comunità locali: “Grazie davvero Elisa per avermi coinvolto fin da subito in questa bella ed entusiasmante avventura e ora iniziamo la partecipazione in tutti i territori”.














