Lavoro nero e scontrini mancanti: controlli serrati della Finanza anche a Fossato, Costacciaro e Gubbio

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Fossato di Vico, Costacciaro e Gubbio sono tra i comuni umbri finiti sotto la lente della Guardia di Finanza nel corso dei controlli intensificati da inizio 2025 dal Comando Provinciale di Perugia. Le attività hanno riguardato numerosi settori – dall’edilizia alla ristorazione, fino all’organizzazione di eventi – facendo emergere numerose irregolarità, soprattutto in ambito lavorativo e fiscale.

Una strategia operativa, quella delle Fiamme Gialle, che punta a colpire in modo sistematico quelle sacche di illegalità che danneggiano il tessuto economico sano, alterando la concorrenza e compromettendo il corretto funzionamento dei mercati dei beni e dei servizi

Nel solo fronte del lavoro sommerso, in tutta la provincia sono stati scoperti 63 lavoratori irregolari, di cui 40 completamente in nero, privi di contratto e di comunicazione di assunzione. Ben 40 datori di lavoro sono risultati non in regola. Le verifiche, condotte anche nei comuni di Fossato di Vico, Costacciaro e Gubbio oltre che Bevagna, Bastia Umbra, Deruta, Città di Castello, Montone e Foligno, hanno messo in luce un quadro preoccupante e portato all’irrogazione di sanzioni che, complessivamente, superano i 700.000 euro. Per ciascun lavoratore irregolare, infatti, la normativa prevede sanzioni amministrative che vanno da un minino di 1.950 a un massimo di 11.700 euro.

Accanto ai controlli sul lavoro, le Fiamme Gialle hanno intensificato anche l’attività ispettiva in materia fiscale. Nei primi cinque mesi dell’anno sono stati 561 i controlli su scontrini e ricevute fiscali, con 228 violazioni accertate, pari a oltre il 40% di irregolarità. Un dato che evidenzia come l’evasione di prossimità sia ancora fortemente diffusa.

Allarmanti anche i numeri relativi al canone Rai: su 48 esercizi pubblici controllati, 45 non risultavano in regola, con un tasso di irregolarità superiore al 90%.

Un’attenzione particolare è stata riservata anche all’uso dei dispositivi di pagamento elettronico (POS), per verificare eventuali flussi verso conti esteri o terzi, potenzialmente utilizzati per eludere il fisco. In questo caso non sono emerse irregolarità, a testimonianza – secondo il Comando – di una crescente aderenza degli esercenti alle norme.

A Deruta, è stato individuato un lavoratore straniero privo di permesso di soggiorno: a lui è stato notificato l’ordine di espulsione dal territorio nazionale, emesso dal Questore di Perugia, mentre il datore di lavoro è stato denunciato per violazione delle norme sull’immigrazione.

A Foligno, in una pasticceria, sono stati trovati tre dipendenti in nero, tra cui una donna che percepiva contemporaneamente anche la disoccupazione (NASpI) per oltre 5.700 euro. La donna è stata segnalata alla Procura della Repubblica di Spoleto per indebita percezione di erogazioni pubbliche. Contestualmente l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Perugia ha disposto l’immediata sospensione dell’attività imprenditoriale della pasticceria, in tutte e tre le unità locali operative.

La Guardia di Finanza ha fatto sapere che l’attività proseguirà per tutto il 2025, con l’obiettivo di garantire il rispetto delle regole, la legalità, l’equità e la salvaguardia della concorrenza leale sul territorio.

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Redazione Gualdo News
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