Gualdo Tadino ricorda i suoi martiri, studenti e istituzioni insieme a 81 anni dell’eccidio in piazza

Martedì 1 luglio l’amministrazione comunale di Gualdo Tadino ricorderà l’81esimo anniversario dell’eccidio di Piazza Martiri della Libertà, uno degli eventi più tragici della storia cittadina. Una data che da oltre dieci anni è stata istituzionalizzata per mantenere viva la memoria di quel drammatico episodio avvenuto durante l’occupazione nazifascista e per trasmetterne il significato alle nuove generazioni.

Per l’occasione è stata organizzata una mattinata di riflessione e commemorazione in collaborazione con l’associazione Educare alla Vita Buona, l’Istituto d’Istruzione Superiore “Raffaele Casimiri” e la Fondazione Perugia, nell’ambito delle attività del Progetto MEET.

Il programma si aprirà alle ore 9.30 al teatro Don Bosco con un incontro con i ragazzi del GREST, durante il quale si terranno momenti di dialogo e riflessione tra i giovani e i relatori.

Alle 10.30 la cerimonia proseguirà in Piazza Martiri della Libertà con la deposizione di una corona d’alloro presso il Monumento ai Caduti, in segno di rispetto e riconoscenza verso coloro che persero la vita in nome della libertà.

Il 1 Luglio è una data molto importante per la nostra comunità e dal 2014 la nostra amministrazione ricorda annualmente questa giornata – evidenzia il sindaco Massimiliano Presciutti Non saremo mai grati abbastanza ai martiri della libertà. Gualdo non dimentica i suoi figli, Gualdo ha memoria e tiene in vita il ricordo degli eroi della libertà coinvolgendo anche i più giovani per fare in modo che tali fatti non si ripetano più”.

LA STORIA – Il 1 luglio 1944 quattro partigiani gualdesi, Corradino Anastasi, Riccardo Travaglia, Alessandrino Busetto e Giuseppe Iacopetti, furono fucilati dai nazisti in ritirata sul fianco della chiesa di San Francesco, appena quattro giorni prima della liberazione della città.

La piazza, che all’epoca era intitolata a Vittorio Emanuele II, prese l’attuale nome proprio in ricordo di quella tragedia.

“Dopo il bombardamento, cominciò il rastrellamento: pattuglie perlustrarono la montagna; alcune tenendosi sulla sommità, altre abbassandosi in direzioni diverse; il rastrellamento durò tutta la giornata; vennero catturati i patrioti: s. ten. Busetto Alessandrino e Jacopetti Giuseppe.
La notte, mentre alcuni riuscirono a rifugiarsi nelle prime case del paese, il Comandante e i patrioti, s. ten. Marionni Mario, Gaudenzi Antonio e Concolato Sergio, filtravano attraverso le truppe nemiche, forzando lo sbarramento, dirigendosi succesivamente verso Campodonico-Serradica; nei pressi di Belvedere riuscirono a svincolarsi da una pattuglia, ivi appostata, e, inseguiti, a mettersi in salvo verso Lentino.
Nei pressi di Gualdo Tadino vennero presi due collaboratori dei patrioti: Travaglia Riccardo e Anastasi Corradino. I quattro prigionieri vennero condotti al Comando tedesco, il quale impose loro di dichiarare chi erano i capi dei patrioti.
Busetto e Iacopetti si rifiutarono categoricamente di parlare, né valsero minacce e percosse a farli recedere dal loro contegno.
A Iacopetti fu rotta la mascella destra con un colpo di moschetto.
I quattro vennero condotti sulla piazza principale di Gualdo Tadino e allineati di fianco alla chiesa di S. Francesco; 50 civili, donne e bambini, vennero obbligati ad assistere alla macabra scena.
Alle ore 20,45, i quattro patrioti caddero sotto le raffiche della mitraglia, al grido di “VIVA L’ITALIA”.

(da gualdograndeguerra.com – Relazione dell’attività svolta dal “Gruppo di Azione Antifascista” di Gualdo Tadino)

Immagine tratta dal libro di Mario Anderlini "Piazza Martiri della Libertà"
Immagine tratta dal libro di Mario Anderlini “Piazza Martiri della Libertà”

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Redazione Gualdo News
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