Ricordati a Gualdo Tadino i martiri del 1 luglio 1944, quattro giovani partigiani uccisi dai nazisti sulla piazza centrale, che da quel tragico episodio cambiò definitivamente denominazione a perenne memoria di quell’eccidio.
Un eccidio che ha segnato la storia della città e una data che ormai da più di un decennio è stata istituzionalizzata dal Comune di Gualdo Tadino con l’obiettivo di tenerne vivo il ricordo.
Sono trascorsi 81 anni da quel tragico giorno in cui quattro partigiani gualdesi, Corradino Anastasi, Riccardo Travaglia, Alessandrino Busetto e Giuseppe Iacopetti, vennero catturati e poi fucilati dai nazisti in ritirata sul fianco della chiesa di San Francesco, appena quattro giorni prima della liberazione della città. Alla fucilazione furono costretti ad assistere i familiari delle vittime insieme a giovani, bambini, anziani e adulti sia uomini che donne, trascinati in piazza dai soldati tedeschi.
Per onorare al meglio la memoria dei Martiri della Libertà l’amministrazione comunale ha organizzato una mattinata di riflessione e celebrazioni, in collaborazione con l’associazione Educare alla Vita Buona, l’I.I.S. “Raffaele Casimiri” e la Fondazione Perugia, nell’ambito delle attività del Progetto MEET.
Al Teatro Don Bosco, alla presenza dei ragazzi del Centro Estivo Grest, il professor Giovanni Carlotti ha fatto un excursus sui fatti che portarono alla liberazione di Gualdo Tadino dal nazifascimo, arrivando quindi a raccontare l’eccidio nella piazza all’epoca intitolata a Vittorio Emanuele II. E’ stato un momento di riflessione nel quale si è dibattuto su temi molto importanti come la guerra, la libertà, l’emigrazione, la democrazia.
Presenti il sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, la Giunta Comunale al completo, il parroco don Dieu Donné Kasereka Taghunza, la figlia e la nipote del partigiano Gabriele Pedana, testimone diretto dell’eccidio scomparso nel 2022, che nel corso degli anni ha sempre mantenuto viva la memoria di questa giornata.
Successivamente ha preso la parola il parroco don Dieu Donné Kasereka, che ha parlato delle attuali guerre presenti nel mondo, tra le quali figura anche quella in Congo, sua terra di origine. Infine il sindaco Presciutti ha chiuso l’incontro ricordando ai giovani i fatti del 1 luglio 1944 e l’importanza di coltivare e vivere in un contesto di pace.
Successivamente in piazza Martiri, alla presenza di autorità civili e militari, è stata deposta una corona di fiori presso la lapide ai caduti che riporta tutti i nomi degli eroi gualdesi che negli anni della Resistenza si opposero, con il sacrificio della propria vita, all’invasore tedesco. Lapide che venne collocata nel punto in cui furono uccisi i quattro partigiani, con ancora ben visibili nel muro i fori prodotti dai proiettili dei mitra nazisti.