Con le temperature altissime di quest’ultimo periodo la Regione Umbria e l’Usl Umbria 1 hanno attivato un sistema di monitoraggio e intervento per garantire la sicurezza dei cittadini, dei pazienti e dei lavoratori esposti al caldo, sia nelle strutture sanitarie che nei luoghi di lavoro all’aperto.
La direzione dell’Usl Umbria 1 fa sapere che la situazione è sotto costante osservazione in tutti gli ospedali e distretti del territorio. Negli ospedali di Città di Castello, Umbertide, Branca, Assisi, Castiglione del Lago e Media Valle del Tevere, non si registrano al momento criticità né aumenti significativi di accessi ai Pronto Soccorso riconducibili alle alte temperature. Il microclima interno è sotto controllo e viene prestata particolare attenzione alla prevenzione di disidratazione e colpi di calore, anche tramite la distribuzione di acqua ai pazienti in attesa.
Per quanto riguarda l’assistenza territoriale, gli operatori sanitari monitorano costantemente gli utenti seguiti dall’Assistenza domiciliare integrata (Adi), fornendo indicazioni utili per fronteggiare il caldo, come l’idratazione e la corretta ventilazione degli ambienti domestici. Anche le residenze protette e gli Ospedali di Comunità sono stati invitati a intensificare la sorveglianza sulle condizioni di benessere degli assistiti.
Particolare attenzione è riservata anche ai lavoratori che operano in ambienti esterni, come cantieri e aziende agricole. L’Usl Umbria 1 ha avviato controlli a campione per verificare l’applicazione dell’ordinanza regionale sul rischio calore, emanata dalla presidente della Regione Stefania Proietti lo scorso 13 giugno. L’Umbria è stata tra le prime regioni italiane ad aver adottato una misura così specifica e mirata.
Il provvedimento stabilisce, nei giorni in cui la piattaforma nazionale Worklimate segnala un livello di rischio “Alto”, il divieto assoluto di lavoro all’aperto tra le 12:30 e le 16:00. Le verifiche, condotte in collaborazione con gli enti competenti, mirano anche a valutare le misure organizzative messe in campo dalle imprese per proteggere i lavoratori.
L’ordinanza resterà in vigore fino al 31 agosto 2025 e prevede sanzioni in caso di violazione, con pene che possono arrivare fino a tre mesi di arresto o ammende fino a 206 euro, secondo quanto previsto dall’articolo 650 del Codice Penale. Le imprese possono consultare in tempo reale la mappa dei rischi sul sito Worklimate per pianificare le attività in sicurezza.
La presidente della Regione Proietti ha sottolineato che la decisione di anticipare l’ordinanza a giugno – rispetto alla fine di luglio dello scorso anno – è stata dettata dalla necessità di agire rapidamente di fronte alle temperature record registrate nelle ultime settimane.
Anche i Comuni umbri sono coinvolti nell’emergenza, con piani locali condivisi e costantemente monitorati insieme all’Usl. Le istituzioni regionali e sanitarie confermano così un approccio integrato e proattivo nella gestione degli effetti delle ondate di calore, puntando su prevenzione, sorveglianza e collaborazione tra enti per tutelare la salute pubblica e la sicurezza dei lavoratori.