Giochi de le Porte 2025: Porta San Benedetto conquista il Palio dopo nove anni

Caricamento…

Un boato ha accolto il secondo posto di Barbaro, condotto da Roberto Vinciotti, nella corsa a pelo, che ha consegnato a Porta San Benedetto la vittoria del Palio dei Giochi de le Porte 2025, un trionfo che mancava ai gialloblù da ben nove anni.

Una vittoria che a metà Giochi sembrava indirizzata verso la taverna del Soprammuro, ma che invece ha rischiato di complicarsi per la penalizzazione di tre punti inflitta per la violazione dell’articolo 53, a causa dell’invasione dell’area di tiro da parte di più persone della Porta nella gara con la fionda.

Il Palio era iniziato subito con un colpo di scena nella prima corsa a carretto. Vespro di San Facondino (auriga Mattia Biagioli, frenatore Giacomo Minelli), il favorito della vigilia, ha visto compromessa la gara quando alla prima curva il carretto ha agganciato una transenna.

.

La ruota sinistra si è danneggiata bloccandosi per gran parte del percorso e portando il somaro gialloverde a chiudere in 2’29”, un tempo che di fatto ha certificato l’ultimo posto.

Subito dopo è stato il turno di San Benedetto con Barbaro, guidato da Andrea Monacelli e con Giovanni Monacelli frenatore. I gialloblù, nonostante abbiano anche loro toccato le transenne nello stesso punto di Vespro senza però riportare danni al carretto, hanno imposto la loro legge fermando il cronometro su un ottimo 1’57”.

A seguire San Martino con Uragano (auriga Giovanni Pascucci, frenatore Andrea Micheletti) ha tentato di insidiare il primato ma ha accusato un calo nella salita, fermandosi a 2’02”. Poco dopo, Contrappasso di San Donato (auriga Mirco Gustinucci, frenatore Alessandro Scassellati) ha concluso in 2’04”.

La gara di tiro con la fionda è stata dominata dal gialloblù Samuele Berardi, autore di un impeccabile 5 su 5, mentre gli altri fiondatori, Gioni Denis di San Facondino, Federico Tittarelli di San Donato e Francesco Comodi di San Martino, si sono fermati a 3 su 5.

Dopo gli spareggi, San Facondino ha ottenuto il secondo posto, San Donato il terzo e San Martino ha chiuso in quarta posizione.

In quel momento San Benedetto volava a 24 punti, staccando nettamente le rivali tutte ferme a 12, ma i tre punti di penalizzazione rimettevano in gioco le altre Porte.

Nella successiva gara di tiro con l’arco netto il successo di Emanuele Garofoli di San Martino con 41 punti. Il terzo posto di Matteo Calzuola di San Benedetto, ottenuto allo spareggio con Giordano Pica di San Facondino (33 punti per entrambi nei primi 5 tiri), ha ulteriormente acceso la sfida. Il secondo posto di Gioele Martini per San Donato (35 punti) ha permesso ai giallobianchi di rimettersi in carreggiata.

Prima dell’ultima gara la classifica vedeva San Benedetto ancora al comando con 27 punti, ma seguita a sole tre lunghezze da San Martino a 24, con San Donato a 21 e San Facondino a 15, unica Porta fuori dai giochi nella lotta per la conquista del Palio.

Tutto si è deciso nella spettacolare corsa a pelo, da sempre la gara più emozionante.

Pronti via ed è scattato in testa Emanuele Barberini su Uragano di San Martino. Ma subito dopo la curva di piazza Mazzini è rinvenuto Barbaro di San Benedetto con Roberto Vinciotti.

San Martino è andato in marcatura sul somaro gialloblù (finire davanti a San Benedetto avrebbe assicurato a San Martino almeno lo spareggio), così in via Bersaglieri Vespro di San Facondino, guidato da Edoardo Angeli, li ha sorpassati entrambi con una formidabile rimonta, staccandoli.

L’azione difensiva di San Martino ha finito con il rallentare il passo di Uragano, che prima della curva della fontanella Depretis è stato superato da Barbaro, nettamente più veloce.

Le posizioni non sono più cambiate fino al traguardo. A festeggiare è stata San Facondino per il successo della corsa, ma anche con il grande rammarico dell’incidente a carretto che ne ha compromesso le ambizioni di vittoria finale

L’esplosione di gioia più grande è stata però quella di Porta San Benedetto: il priore Marco Pannacci ha ricevuto dal presidente dell’Ente Giochi de le Porte Christian Severini il Palio dipinto da Alessandro Gattuso, dando il via alla festa dei portaioli gialloblù, che hanno bruciato in piazza l’effige della Bastola, la leggendaria nemica di Gualdo Tadino, suggellando una vittoria attesa nove lunghi anni.

Articolo precedenteIn diretta i Giochi de le Porte 2025
Redazione Gualdo News
Gualdo News è il nuovo portale di informazione 2.0 della città di Gualdo Tadino.