GUALDO TADINO – Il programma ExchangeME Italia Australia, a cui aderisce dal 2011 il Liceo Casimiri, ha portato nella nostra città 26 studenti provenienti da 2 scuole di Wollongong, città australiana del Nuovo Galles del Sud, a circa 80 chilometri da Sidney.
I ragazzi sono stati ricevuti venerdì scorso dal sindaco Massimiliano Presciutti e dalla dirigente dell’I.S.I.S.S. “Raffaele Casimiri” Francesca Cencetti. Le due scuole, private cattoliche, arrivate a Gualdo Tadino sono la St. Mary e la St. Joseph. La prima è un istituto femminile ed è la scuola di provenienza di 18 ragazze, la seconda è un istituto misto, da cui provengono gli altri studenti. “Si tratta di una bella iniziativa – ha sottolineato il Sindaco – che si protrae già da qualche anno e che permette a dei giovani australiani, ospitati nella famiglie degli studenti gualdesi, di poter vivere una esperienza di scambio culturale e di confronto scolastico unica a distanza di migliaia di km, oltre che fuori continente”.
Le studentesse e gli studenti sono arrivati in Italia a metà settembre e hanno visitato Milano, Venezia, Verona e Firenze. Quindi le due settimane a Gualdo Tadino insieme agli studenti del Casimiri. Hanno scelto questo periodo anche per assistere ai Giochi de le Porte, grazie ai quali hanno approfondito la conoscenza del medioevo.
La permanenza dei ragazzi australiani è stata una full immersion nella vita italiana, dato che, oltre a ricevere lezioni di italiano, sono stati ospitati da famiglie del posto, così come prevede il programma ExchangeMe. Oggi il ritorno in Australia.
“Il nostro istituto – ha sottolineato Francesca Cencetti – da tempo cerca di proporre una cultura della relazione aperta verso il mondo attraverso l’attuazione di progetti europei ed internazionali. Siamo felici di essere promotori di questo scambio culturale e scolastico perché tutti noi dobbiamo considerarci ormai cittadini del mondo. Ringrazio tutte le famiglie ospitanti che hanno accolto questi studenti, credendo nell’offerta formativa del progetto, consapevoli dell’importanza di offrire ai propri figli la chance di vivere un’esperienza unica, sia umana che culturale”.