Rischio terremoti, Presciutti e Mismetti alzano la voce: “Ci dicano cosa dobbiamo fare”

Le indicazioni della Commissione Grandi Rischi, che  a seguito dell’ultimo movimento tellurico aveva identificato in particolare tre aree contigue alla faglia principale come potenzialmente in grado di produrre terremoti di elevata magnitudo, tra cui quella di Colfiorito, hanno sortito una decisa reazione da parte dei sindaci di Gualdo Tadino e Foligno, Massimiliano Presciutti e Nando Mismetti.

Presciutti ha preso carta e penna e scritto al presidente della Commissione stessa, oltre che alla presidente della Regione Umbria, al responsabile Umbria della Protezione Civile e al Prefetto di Perugia, per chiedere atti e azioni che in qualità di sindaco dovrà assumere nelle prossime ore, nei prossimi giorni e nei prossimi mesi.

MISMETTI: DEVO CHIUDERE LE SCUOLE PER 10 ANNI? – Molto netta anche la posizione del sindaco di Foligno Mismetti, che ha chiesto alla Protezione civile dell’Umbria la convocazione urgente di una riunione a seguito, ha detto testualmente all’Ansa, “delle incredibili valutazioni espresse dalla Commissione grandi rischi sull’eventualità di altri terremoti di forte intensità che stanno gettando nel panico la popolazione.  Troppo semplice – ha sottolineato Mismetti all’Ansa – gettarci nella paura per poi scaricare le responsabilità sulle nostre spalle. Dobbiamo chiudere le scuole e tutti gli edifici pubblici per i prossimi 10 anni?” si domanda il il primo cittadino folignate. “Sono pronto a farlo – ha aggiunto – ma sono loro della Commissione a dovercelo dire”.

PRESCIUTTI: SINDACI CAPRI ESPIATORI DELLE MANCANZE ALTRUI – Il sindaco di Gualdo Tadino, sulla stessa lunghezza d’onda, ha messo in evidenza il difficile ruolo dei sindaci in questi frangenti: “In questi giorni di emergenza dove tutti i media seguono la tragedia dell’Hotel Rigopiano in Abruzzo e dove in molti, spesso a sproposito, parlano di responsabilità a vario titolo degli Enti Locali, nessuno si occupa del problema vero rappresentato da un ormai sistematico e progressivo attacco al ruolo dei Sindaci e degli amministratori locali – ha detto il primo cittadino gualdese – Gli oltre 8000 sindaci italiani e i 92 sindaci dell’Umbria, che nella stragrande maggioranza percepiscono tra l’altro indennità ridicole, sono in campo 24 ore al giorno con un carico di lavoro e di responsabilità fuori dal comune e troppo spesso sono lasciati soli di fronte ai problemi ed alle emergenze. E come se non bastasse vengono addirittura accostati, da populisti e casinisti, alla cosiddetta “casta”, cosa non più tollerabile.”

Per il sindaco di Gualdo Tadino “i sindaci non possono e non devono diventare il capro espiatorio per coprire le evidenti mancanze di altri, basta con lo scaricabarile ed alla logica del cerino. L’ultima relazione della commissione grandi rischi rappresenta con tutta evidenza l’emblema di questa situazione.”

 

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Redazione Gualdo News
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