Balducci: “In panchina solo per il bene del nostro progetto”

L’obiettivo è quello di mantenere la categoria e di salvaguardare il progetto che inizia dalla scuola calcio, iniziato lo scorso anno. Una doppia retrocessione consecutiva sarebbe effettivamente troppo. Il presidente del Gualdo Casacastalda Fabrizio Rinaldini spiega così la “scelta difficile e sofferta” di chiudere, seppur consensualmente, il rapporto con l’allenatore Guido Vicarelli.

“Nessuno  ha imputato all’allenatore particolari colpe – spiega – Vicarelli ci ha supportato in tutte le scelte, operando con grandissima professionalità. Guido è e rimarrà uno di noi. E’ stata un’annata tremenda, siamo partiti con altre aspettative che poi abbiamo dovuto obbligatoriamente ridimensionare. A dicembre è stata fatta un’operazione di salvezza (del bilancio, ndr) e infatti oggi siamo in linea con i rimborsi. La realtà del territorio in cui operiamo purtroppo è questa – prosegue Rinaldini – e quindi vanno riposti i sogni di gloria. Questo non vuole dire che molliamo, vogliamo mantenere la categoria perchè è importante per il progetto che abbiamo impostato che parte dal vivaio per arrivare alla prima squadra.”

Sulla scelta di mandare in panchina il proprio direttore generale, il presidente del Gualdo Casacastalda la spiega così: “La società ha voluto il meglio e per questo abbiamo forzato la mano con Roberto. Abbiamo dovuto interrompere momentaneamente il percorso per queste ultime settimane. Crediamo che solo Roberto, per la conoscenza che ha dei giocatori, molti dei quali ha allenato fin dalle giovanili, per le sue capacità e la passione che ha per il calcio possa tirarci fuori da questa situazione. Per quanto riguarda l’aspetto dirigenziale, abbiamo chiesto a Peppe Ascani (ex direttore generale, ndr) di darci un’ulteriore mano in questo periodo.”

Per Roberto Balducci si tratta di tornare ad allenare a distanza di 15 mesi dall’ultima volta (si dimise dalla guida della Pontevecchio nel dicembre del 2015) e di ritrovare quella panchina dal quale venne sollevato (ai tempi del Gualdo Calcio) quattro anni e mezzo fa. “C’è poco da dire e molto da fare – afferma -E’ per me una delle situazioni più delicate da quando sono nel mondo del calcio. Non rinnego quello che avevo detto all’inizio, cioè che non avrei allenato. Se ho accettato è soltanto per il bene del progetto iniziato la scorsa estate e che stiamo portando avanti con fatti concreti. I nostri obiettivi non sono solo tecnici e sono a lungo raggio, con diverse idee che abbiamo in cantiere. La dirigenza non si sta tirando indietro su niente, non c’è immobilismo ma voglia di fare. Personalmente mi sono messo in gioco da maggio dell’anno scorso e non mollo certamente adesso. Ho accettato questo incarico perchè c’è una società che ha voglia di fare bene. A maggio, ad esempio, organizzeremo un torneo giovanile al Luzi, il primo che si svolgerà in questo stadio.” Balducci prosegue poi parlando ancora da dirigente. “Su Guido Vicarelli non abbiamo sbagliato, era ed è la persona giusta per noi perchè condividiamo le stesse idee. La squadra, a detta degli addetti ai lavori, ha per larghi tratti messo in mostra un gioco tra i migliori del campionato. Purtroppo è stato un percorso tortuoso a livello di risultati.”

Indossando la tuta da allenatore, il Baldo la vede così: “Dobbiamo vivere questo mese e mezzo con grande entusiasmo, essendo consapevoli che possiamo salvarci alla terz’ultima, alla penultima, all’ultima giornata o anche dopo. Mi auguro una forte risposta da parte dell’ambiente come già stanno facendo le famiglie dei ragazzi del settore giovanile che stanno venendo numerose allo stadio nonostante i risultati non certo brillanti. Vuol dire che stiamo costruendo qualcosa di importante. Quindi siamo pronti a tutto per salvarci e vogliamo farlo anche per Guido Vicarelli: la salvezza sarà anche sua“.

 

 

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Redazione Gualdo News
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