Frank Stella, il “gualdese” più influente per il suo ruolo di consigliere personale di diversi presidenti degli Stati Uniti nonchè per la sua storia di uomo d’affari, ha oggi un “erede”. Si chiama Anthony Scaramucci, ha 53 anni ed è uno dei finanzieri più importanti di Wall Street, chiamato dal presidente Donald Trump a far parte del “transition team“, cioè il gruppo di lavoro che ha curato il passaggio dalla presidenza Obama all’attuale.
PREMIATO DALLA NIAF – Mercoledì 22 marzo la Niaf, la più importante Fondazione di italo-americani di cui Frank Stella è stato presidente, ha consegnato ad Anthony Scaramucci una onorificenza nel corso della sua tradizionale serata di gala.

La Fondazione conferisce questi riconoscimenti ad eminenti personalità italiane ed italo-americane che si sono particolarmente distinte nel loro ruolo professionale e/o civico. In passato la Niaf ha onorato personalità quali Antonin Scalia, primo giudice italo-americano della Corte Suprema degli Stati Uniti, Frank Sinatra, Joe Di Maggio, Lee Iacocca, Liza Minnelli, Luciano Pavarotti e Sofia Loren.
“E’ stata una fortuna essere nato italiano, di crescere italiano, di aver avuto i nonni italiani, di mangiare cibo italiano e di avere l’orgoglio che abbiamo tutti”, ha detto dinanzi alla platea di italoamericani dopo aver ricevuto il premio speciale in “business & servizi finanziari”.
CONSIGLIERE DI TRUMP? – Per lui nel gennaio scorso si stavano aprendo le porte della Casa Bianca come Direttore delle relazioni esterne, un percorso che si è però momentaneamente interrotto in quanto Scaramucci sta cedendo la propria società di investimenti a un gruppo cinese. Da indiscrezioni sembra però che, una volta conclusa l’operazione, Trump voglia fortemente nel proprio staff l’ex “golden boy” della finanza. Il presidente americano nutre una grande stima per Anthony Scaramucci, tanto da inviarlo lo scorso gennaio al Forum Economico Mondiale di Davos, al quale hanno partecipato 40 capi di Stato e 2.500 leader dell’economia, della finanza e della politica, ma anche intellettuali, economisti e imprenditori provenienti da tutto il mondo.
NONNO ALESSANDRO – Nel 1920 Alessandro Scaramucci, nato nel 1890 a Gualdo Tadino nella frazione di Nasciano, lascia l’Italia per cercare fortuna negli Stati Uniti. Il nonno di Anthony, che insieme alla famiglia si era trasferito a Fossato di Vico, dopo aver perso la prima moglie si era risposato con Celestina Moriconi di Fossato. Insieme decidono di fare quel viaggio di sola andata nel nuovo continente. Si imbarcano nel porto francese di Le Havre sulla nave “Leopoldina”e arrivano a Ellis Island il 5 novembre 1920. Ad attenderli negli Stati Uniti c’è l’amico gualdese Silvestro Spigarelli, un minatore che da diversi anni viveva a Iron Mountain, nel Michigan. Da lì si trasferiscono in Pennsylvania, a Plains Township, cittadina di minatori vicina a Wilkes-Barre dove già vivono e lavorano molti gualdesi e umbri. Alessandro e Celestina (il cui cognome gli americani cambieranno in “Marconi” per un errore di comprensione e trascrizione) avranno sei figli, tutti nati negli States: Orlando, Nello, Eleanor, Rita, Erma (Irma) e Alessandro Junior, detto Al, il babbo di Anthony.
CHI E’ ANTHONY SCARAMUCCI – Nato nel 1964 a Long Island (suo padre era un operaio edile che dopo il diploma aveva lasciato la Pennsylvania per seguire i suoi fratelli maggiori a Long Island, New York), si laurea in economia e consegue un dottorato in giurisprudenza ad Harvard, iniziando la sua carriera in Goldman Sachs dove rimane dal 1989 al 1996. Lancia quindi la società Oscar Capital Management e, dopo averla ceduta cinque anni dopo, fonda SkyBridge Capital, una società globale di investimento alternativo, il cui valore oggi si aggira intorno ai 200 milioni di dollari. Nel 2016 la rivista Worth lo classifica all’85esimo posto tra le cento persone più potenti della finanza globale.
Nel 2011, ha ricevuto il premio Imprenditore dell’Anno nella categoria servizi finanziari indetto da Ernst & Young, una delle quattro più importanti società di revisione contabile del mondo. E’ membro del Council on Foreign Relations (CFR), vice presidente del consiglio di amministrazione del Kennedy Center Corporate Fund, membro del consiglio della Fondazione Tumori al Cervello e fiduciario degli Stati Uniti dell’Olympic & Paralympic Foundation. E’ autore di tre libri e negli Stati Uniti è un volto noto della tv per aver condotto negli anni scorsi su Fox News Channel la trasmissione “La settimana di Wall Street”.
Roberto Casaglia (ha collaborato Daniele Amoni)