GUALDO TADINO – Nell’ambito delle patologie croniche degenerative, sicuramente il diabete è una malattia complessa che prevede diversi livelli di intervento. Come riportano tutte le linee guida americane, europee e italiane, la modifica dello stile di vita riveste un aspetto essenziale nella prevenzione e nel controllo glico-metabolico della malattia riducendo le complicanze correlate. In questa ottica, il Servizio Diabetologico Alto Chiascio svolge un ruolo attivo nell’educazione del paziente diabetico in collaborazione con l’Associazione Diabetici Eugubini (ADE).
Proprio seguendo questa strada USL Umbria 1 e ADE hanno inaugurato ieri pomeriggio all’Ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino il “Polo per attività motoria metabolica per pazienti diabetici“, alla presenza dei sindaci di Gubbio e Gualdo Tadino, del Presidente di ADE Paola Palazzari, del Presidente di Fondazione CRP Cristina Colaiacovo, di Cecilia Marino Responsabile Servizio Diabetologia Alto Chiascio, di Anna Rita Comodi Direttore Distretto Alto Chiascio e di Teresa Tedesco Direttore Ospedale di Branca. Alla discussione sull’ultima delibera regionale, in merito alle nuove modalità di prescrizione ed autorizzazione dei dispositivi erogabili dal servizio sanitario della Regione Umbria alle persone affette da diabete mellito, sono intervenuti anche Luca Barberini Assessore alla Sanità dell’Umbria, Pasquale Parise Direttore Sanitario USL Umbria 1 e Sara Scillitani Presidente Corediab Umbria.
«In carico al Servizio – ha spiegato Anna Rita Comodi – risultano accedere ad oggi oltre 6.000 utenti provenienti sia dai Comuni del comprensorio che dalle aree limitrofe (Valfabbrica, Nocera Umbra, ecc.). Ad oggi, sulla base degli annali AMD (Associazione Medici Diabetologi), solamente il 44% dei pazienti diabetici a livello nazionale ha un controllo glicemico adeguato seppure il trattamento farmacologico si avvale di un approccio terapeutico variegato. Nasce quindi l’esigenza di modificare l’approccio al paziente diabetico, associando alla terapia farmacologica, un adeguato stile di vita e prevedendo una alimentazione adeguata associata ad esercizio fisico quotidiano e costante (30-40 minuti di camminata giornaliera). A tal proposito, nei pazienti con non adeguato controllo glicemico, (sovrappeso, obesi e “pigri”), è necessario attivare un percorso strutturato per l’attività fisica nell’ambito dell’educazione terapeutica eseguita all’interno delle attività promosse dal Servizio di Diabetologia».
È stata quindi inaugurata, presso il Casale dell’ospedale di Branca, la palestra dove si svolgeranno le attività motorie con il contributo essenziale della Fondazione CRP: «Nei primi mesi di cura – ha sottolineato Paola Palazzari, presidente ADE – le attività della palestra sono completamente gratuite per i malati che prenderemo in carico. Solo successivamente i pazienti dovranno abbonarsi alle palestre del territorio, ma con un prezzo molto contenuto grazie alle convenzioni in atto».
«Si tratta di una struttura importante per la salute dei diabetici – ha evidenziato l’assessore Barberini – che in questo territorio sono circa 8mila e in Umbria oltre 50mila. Continua l’attenzione del sistema sanitario umbro verso le persone affette da diabete, dopo la recente introduzione di tecnologie innovative per l’automonitoraggio del diabete mellito, come i microinfusori per l’infusione continuativa di insulina e sensori per il monitoraggio continuo della glicemia: un nuovo modello di assistenza per migliorare la qualità della vita di chi soffre di questa patologia, che ha anticipato le direttive introdotte al livello nazionale dai nuovi LEA (livelli essenziali di assistenza). Un obiettivo raggiunto grazie ad un percorso condiviso con le associazioni e gli operatori del settore». Barberini ha anche evidenziato la necessità di «costruire un nuovo modello di sanità, meno “ospedalocentrico”, che investa su prevenzione e servizi territoriali, puntando su innovazione e cambiamento per garantire risposte più efficaci ai bisogni dei cittadini». «Tutto questo – ha concluso l’assessore – sarà al centro del nuovo Piano sanitario regionale, su cui inizieremo la discussione nei prossimi giorni, coinvolgendo un comitato scientifico di carattere nazionale, un comitato istituzionale con i professionisti della sanità, un comitato di redazione con tecnici dell’assessorato e delle aziende sanitarie, ma anche rappresentati del terzo settore e del volontariato. Verranno inoltre allestiti 13 tavoli tecnici dedicati a vari temi, ai quali tutti potranno dare il proprio contributo in modo tale che questo nuovo strumento di programmazione sia partecipato e condiviso».
La stretta collaborazione tra il Servizio stesso e la Associazione di Volontariato ADE, che da anni collabora con la USL Umbria 1 per la realizzazione di interventi di promozione della salute, ha reso possibile, grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, la realizzazione di un polo per l’attività motoria collocato all’interno della struttura Ospedaliera di Gubbio-Gualdo Tadino. Accanto alla terapia farmacologica, in pazienti selezionati, verrà attivato un percorso strutturato per l’attività fisica della durata di 3 mesi, che proseguirà poi a livello territoriale nelle palestre già attivate dalla Associazione (ADE) nel territorio eugubino-gualdese. Obiettivo di tale percorso è incrementare il numero dei pazienti diabetici con soddisfacente controllo glico-metabolico, migliorarne la qualità della vita e l’appropriatezza terapeutica.
«L’Associazione Diabetici Eugubini onlus opera da 20 anni nel settore del volontariato per promuovere ed educare sulla malattia diabetica – ha dichiarato la presidente Paola Palazzari – e i nostri obbiettivi sono favorire la prevenzione, la diagnosi precoce e la terapia del diabete e le sue complicanze, promuovere uno stile di vita adeguato in collaborazione con il servizio dell’ospedale Gubbio Gualdo Tadino. Gli ultimi dati forniti lo scorso 14 novembre in occasione della Giornata Mondiale del Diabete 2016 ci danno dei numeri veramente importanti e preoccupanti: 3,5 milioni di italiani con diabete e 1 milione di italiani con diabete di “tipo 2” non diagnosticato; ma soprattutto sono sempre più numerosi i bambini. In questi 20 anni sono stati molti i progetti portati a termine dall’associazione, sempre studiati per far si che questa patologia venga accettata e curata nel migliore dei modi, il nostro fiore all’occhiello resta sempre la “Settimana Autogestita” dove vengono portati pazienti, che hanno difficoltà nell’accettare la malattia e i familiari, in una struttura da noi scelta dove loro imparano a conoscere e gestire le terapie e i comportamenti da tenere a tavola, sempre il grande scoglio da superare… Ma non da meno sono tutte le altre attività che l’associazione promuove e porta avanti come ad esempio il servizio di “Front Office” dove viene eseguita l’accoglienza dei pazienti presso il Centro Diabetologico e Dietologico dell’Ospedale Gubbio-Gualdo Tadino e spiegato i percorsi da seguire nell’espletamento delle pratiche burocratiche».
Altre iniziative vengono promosse durante l’anno dall’ADE come incontri di “Auto Mutuo Aiuto”, corsi di cucina specifici in collaborazione con l’università dei Sapori di Perugia. «Quest’anno – ha concluso Palazzari – dopo averci lavorato un anno e mezzo, abbiamo portato a termine il progetto del Polo per attività motoria metabolica per pazienti diabetici. Riteniamo necessario promuovere le attività sportive già dei primi giorni dalla comparsa della patologia: questo Polo sportivo sarà destinato ai pazienti con difficoltà nel recepire l’attività fisica come terapia. Il progetto e stato portato avanti in collaborazione Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, l’organizzazione della Notte Bianca della Solidarietà, Il Direttore Generale Andrea Casciari e tutti quelli che lo hanno capito e sostenuto».
Avi News