La parte dei canoni di concessione per lo sfruttamento delle acque minerali dovute ai comuni sono stati al centro del question time di questa mattina in Consiglio regionale. Due le interrogazioni sul tema, alle quali è stata data risposta in aula dall’esecutivo, presentate dai consiglieri Roberto Morroni (FI) e Andrea Smacchi (Pd).
Sia Morroni che Smacchi hanno evidenziato l’urgenza dell’emanazione, da parte dell’esecutivo regionale, dei regolamenti attuativi sulla disciplina delle acque minerali, necessari per la redistribuzione dei canoni concessori ai Comuni.
“La legge ha introdotto la possibilità per i territori interessati dalla coltivazione dell’acqua o dalla presenza di impianti di imbottigliamento (in Umbria sono ben 11) di vedere attribuita una parte dei
canoni che le aziende versano alla Regione. Questa percentuale può variare da un minimo del 30 ad un massimo del 40 per cento – ha sottolineato Morroni – Un’opportunità preziosa per gli enti locali, che potrebbero in questo modo disporre di risorse significative per l’attuazione di interventi finalizzati alla tutela e alla riqualificazione ambientale.”
“Avrebbero dovuto essere approvati entro il mese di febbraio 2018″, ha evidenziato a sua volta Smacchi, che ha sottolineato la necessità di “approvarli al più presto” poiché “il ritardo potrebbe inficiare il trasferimento delle risorse per il 2018”. Smacchi ha poi snocciolato le cifre che i Comuni dovrebbero ricevere: 150mila euro al Comune di Gualdo Tadino, 100mila a Sangemini e Gubbio, 60mila euro a Nocera Umbra, 25mila a Sellano, 20mila a Scheggia, 50mila a Cerreto. “In Umbria vengono imbottigliate circa il 10 per cento di tutte le acque minerali in Italia. L’impegno che chiediamo alla Giunta è quello di portare entro il prossimo mese di settembre i regolamenti in Commissione ed in Aula affinché i Comuni possano avere a disposizione risorse per progetti che in alcuni casi sono stati già presentati, come ad esempio quello del Comune di Gualdo Tadino per il risanamento dell’ex cava di breccia in via Zoccolanti”, ha concluso il consigliere eugubino.
L’assessore all’ambiente, Fernanda Cecchini, ha risposto che “la proposta di regolamento arriverà a breve in Commissione dove verranno concordate le migliori modalità per l’utilizzo delle risorse, che sarà ovviamente legato a tematiche ambientali e comunque collegate al tipo di entrata (idrico). Seppure in presenza di un ritardo da parte degli uffici nel predisporre la bozza di regolamento, quando i Comuni ci hanno presentato richieste per bonifiche o comunque per riqualificazioni legate ai temi ambientali la Regione ha contribuito indipendentemente dalla legge in questione. La Regione onorerà l’impegno che deriva dalla legge il cui regolamento approderà in Commissione nelle prossime settimane”.