“Sono un amico di Giovanni posso venire?”. Questo il messaggio criptico che veniva inviato da numerosi ragazzi di Valfabbrica e non, tramite un noto social network, ad uno spacciatore che poi consegnava “la merce” tutti i giorni e a tutte le ore nei posti più disparati. Sulle sue tracce però si sono messi i Carabinieri di Valfabbrica che hanno bloccato il giovane pochi istanti prima di cedere la droga ad un ragazzo del posto che aveva già consegnato i soldi.
Immediata la perquisizione all’uomo e alla sua automobile, che ha portato al ritrovamento di ben quindici buste termosaldate contenenti cocaina. Oltre alla droga veniva sono stati rinvenuti 500 euro in contanti e due telefoni cellulari usati come merce di scambio per ottenere la droga.
I militari sono riusciti anche ad individuare la proprietaria di uno dei telefoni e ad invitarla in caserma. La ragazza, giovanissima, ha ammesso di aver barattato lo smartphone di ultimissima generazione con appena 15 giorni di vita per un grammo di cocaina.
Sono scattate quindi le manette per il giovane pusher: un ragazzo extracomunitario di appena 22 anni, in regola con il permesso di soggiorno.
Le indagini da parte dei Carabinieri di Valfabbrica stanno ancora proseguendo sia per disarticolare, quanto più possibile, l’organizzazione che sta vendendo il veleno ai ragazzi del piccolo comune umbro, sia per dare un nome agli acquirenti per segnalarli alla Prefettura.
