La Astaldi, l’impresa che tra le grandi opere sta realizzando anche il completamento della Quadrilatero, ha presentato richiesta di ‘concordato in bianco’. L’azienda, in una nota diffusa lo scorso 28 settembre, ha però sottolineato che la società “continuerà ad operare in regime di continuità aziendale proseguendo, tra l’altro, nell’esecuzione dei contratti pubblici e partecipando, nei modi consentiti dalla vigente legislazione, a nuove gare.”
Nel frattempo è evidente la preoccupazione in Umbria e Marche per il completamento della Perugia-Ancona, con la maggior parte dei lavori che interessano la parte marchigiana. Come c’è altrettanta apprensione per le aziende umbre subappaltatrici, visto che, come riporta il Corriere della Sera, il concordato in bianco “prevede la sospensione dei pagamenti” ai creditori impedendo eventuali atti ingiuntivi, mentre Standard&Poor’s ha abbassato il rating sull’azienda per merito di credito a “D” che «equivale ad un default».
IL CONSIGLIO REGIONALE FA SENTIRE LA PROPRIA VOCE – L’Assemblea Legislativa dell’Umbria ieri ha approvato all’unanimità una mozione, primo firmatario il vicepresidente Marco Vinicio Guasticchi e sottoscritta da tutti i consiglieri regionali, che chiede alla Giunta di “porre essere tutte le azioni di propria competenza, insieme alla Regione Marche, comprese le escussioni delle fideiussioni, intervenendo presso Governo, Anas e Quadrilatero, al fine di garantire la ripresa dei lavori nei cantieri, tutelando imprese e lavoratori che in questi mesi, nei diversi ruoli, sono stati interessati alla realizzazione delle opere”. L’atto di indirizzo fa seguito alla notizia della richiesta di ‘concordato in bianco’ presentata dalla società Astaldi, impegnata nei lavori della strada Perugia-Ancona, appaltati dalla Quadrilatero spa.
AZIENDE SUBAPPALTATRICI A RISCHIO – “La notizia della richiesta di concordato da parte della ditta Astaldi, assegnataria di un importante appalto della Quadrilatero anche di recente, sta creando gravissime ricadute nel tessuto economico del nostro territorio regionale – sottolinea Guasticchi – L’elemento più grave più grave però sta nel fatto che la società Quadrilatero ha già liquidato svariati milioni alle imprese assegnatarie, sicuramente nella speranza che con quelle risorse si potessero liquidare anche i subappaltatori, ma purtroppo questo non è avvenuto. Quindi oggi si prospetta una gravissima crisi economica per le aziende subappaltatrici coinvolte con un palese e reale rischio di fallimento che coinvolgerebbe centinaia di operai e decine di imprenditori umbri”.
TERZO CONCORDATO SULLA PERUGIA-ANCONA – “Malgrado si tratti di un’opera interamente finanziata – evidenzia il consigliere regionale Andrea Smacchi – ci troviamo di fronte al terzo concordato sulla stessa infrastruttura, con la conseguenza che molte delle imprese umbre che hanno lavorato in subappalto sui lotti assegnati ad Astaldi rischiano, dopo aver eseguito i lavori e anticipato spese e costi, di incappare in una nuova procedura fallimentare che potrebbe pregiudicare definitivamente la loro sopravvivenza”