Si è appena conclusa una interessante iniziativa presso l’Istituto Comprensivo di Gualdo Tadino. Si tratta del primo, e probabilmente non ultimo, “Corso di Robotica Educativa” realizzato dagli esperti di IdeAttivaMente, start up di Bastia Umbra promotrice della elettronica educativa, del coding, della robotica, del thinkering e della creatività digitale.
L’idea è stata fortemente voluta da una mamma e realizzata grazie al supporto della dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo di Gualdo Tadino, e ha visto coinvolti 34 ragazzi appartenenti alle classi di 3′, 4′ e 5′ elementare dei vari plessi gualdesi.
Grazie a queste lezioni i ragazzi hanno avuto l’opportunità di conoscere un nuovo modo di approcciare le moderne tecnologie. Attraverso l’utilizzo di kit di mattoncini educativi, uniti a dispositivi elettronici quali tablet e piccoli computer, gli studenti hanno potuto scoprire e semplificare concetti che risultano essere complessi agli occhi di chi li vede: calcolo della velocità, terremoti, forze, metamorfosi animali e ancora automazioni nel mondo del lavoro e nella vita quotidiana.
La robotica educativa permette di far lavorare in gruppo docenti e alunni per apprendere in modo divertente e creativo come utilizzare tecniche costruttive e di programmazione. Queste tecniche saranno utili agli studenti per risolvere problemi e imparare meglio la matematica e altre discipline.
L’ idea rivoluzionaria di far gestire ai bambini i computer e fornire oggetti in movimento che potessero manipolare facilmente e con i quali sperimentare, è nata al MIT di Boston e dalle rivoluzionarie idee di Saymour Papert con il linguaggio “logo” e una prima tartaruga meccanica programmabile.
In seguito la tartaruga è diventata virtuale e infine furono realizzati i primi prototipi Lego/Logo. Nei laboratori del MIT sono state poi realizzate attività ingegneristiche e di programmazione altamente innovative. La didattica utilizzata è quella costruttivistica ovvero dell’imparare facendo… e sperimentando.
Provando e riprovando gli studenti si rendono conto degli errori e possono correggerli. L’errore diventa così uno stimolo a trovare nuove soluzioni. L’interesse nei confronti della robotica educativa nasce anche dal fatto che si tratta di un ambito interdisciplinare. Sono coinvolte, infatti, almeno quattro discipline: matematica, scienze, tecnologie e informatica.
Permette, inoltre, di lavorare in gruppo, assegnando compiti specifici ad ogni alunno/studente e anche quelli che hanno difficoltà (Bes o Dsa) potranno essere coinvolti.
Il naturale appeal che i robot esercitano sui ragazzi rende il processo di apprendimento più divertente e appagante permettendo di costruire un percorso stimolante, perfetto anche per stimolare gli studenti meno inseriti nel contesto scolastico.
La robotica è in grado di coinvolgere attivamente gli studenti nelle lezioni aumentando così il loro interesse per l’intero ambiente scolastico. Favorisce il dialogo, la comunicazione, il confronto attivo degli studenti agevolandone l’integrazione e la capacità di relazione e comunicazione.
L’elaborazione di un processo complesso obbliga gli studenti a sviluppare il proprio pensiero critico e ad imparare ad esporre il proprio lavoro a compagni ed insegnanti.