Promossa dal Polo Museale città di Gualdo Tadino, con il patrocinio dell’amministrazione comunale, l’opera d’arte da guinness dei primati di Piergiuseppe Pesce – circa 2.500 sculture – sarà inaugurata sabato 25 luglio alle ore 11.00 presso la Chiesa monumentale di San Francesco, alla presenza del sindaco Massimiliano Presciutti e dell’assessore alla Cultura Barbara Bucari.
“L’ultima crociata. Il Perdono” è il titolo dell’installazione dell’artista gualdese-partenopeo: una grande macchina mistica popolata da santi, madonne, beati e martiri in cammino.
“Con questo importante progetto dalla forte valenza evocativa – ha detto il sindaco Presciutti – si riapre al pubblico la Chiesa di San Francesco, in continuità con le attività culturali legate alle mostre-evento, che valorizzano l’intero circuito museale della città richiamando numeroso pubblico”.
Piergiuseppe Pesce è nato a Napoli nel 1965, si è diplomato al Liceo artistico della sua città natale e ha conseguito il diploma di laurea presso l’Accademia di Belle Arti di Perugia. Vive a Gualdo Tadino ormai da tre decenni e qui ha sede la sua galleria.
L’Ultima crociata è un esercito di pace, compresso nella chiesa ad unica navata che si dirige verso l’altare maggiore.
“Una liturgia d’arte e di fede per l’artista cattolico, profondamente ispirato dalla bellezza della santità – sottolinea la curatrice della mostra Catia Monacelli, Direttore del Polo Museale – Tra queste mura assistiamo all’intimo dialogo tra l’uomo, l’artista e la bellezza del creato. Davanti ai nostri occhi si svela l’immensa processione, un monumento alla fede intriso di grazia e dolore che coinvolge i visitatori e li invita a mettersi in cammino. Forse la via verso la redenzione? L’opera di Pesce è un assoluto necessario del nostro tempo. L’artista non ha dubbi, mentre ci proteggiamo dalla ferocia di questo mondo, si compie una rinnovata esegesi dello spirito”.
“Si tratta di un’opera di altissimo valore – ha detto l’assessore alla Cultura Bucari – che ha impegnato il maestro Pesce in una ricerca di ben trenta anni. Un lavoro che nel passare del tempo ha cambiato volto, fino ad assumere la forma attuale e le caratteristiche di assoluta unicità e pregnanza emotiva. Forte il richiamo alle parole di Padre Pio da Pietrelcina: ‘Abbiamo sempre davanti agli occhi che qui sulla Terra è luogo di combattimento e che in Paradiso si riceverà la corona. Che qui è luogo di prova e che il premio si riceverà lassù. Che qui siamo in terra d’esilio e la patria nostra vera è il cielo ed a quella bisogna aspirare di continuo'”.
Sarà possibile visitare la mostra dal martedì al sabato dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 18. Per informazioni: 075.9142445 – www.polomusealegualdotadino.it