“I numeri sono spesso la fotografia reale e non filtrata di cosa accade in molti ambiti della vita di noi cittadini. Per cui, senza possibilità di essere tacciati di faziosità, a suggello di quello che sosteniamo da anni, arrivano le statistiche inconfutabili di chi è super partes.”
Il gruppo consiliare di Forza Italia interviene sulla situazione economica del territorio di Gualdo Tadino dopo la pubblicazione delle ultime indagini, condotte da Mediacom043 e dal circolo Acli Ora et Labora, riguardanti l’andamento dei redditi delle Partite Iva nel territorio. Una situazione che per i consiglieri Silvia Minelli e Fabio Viventi non è figlia della pandemia, ma viene da più lontano.
“Da almeno un quinquennio – sottolineano – Da una parte, infatti, dal circolo Acli di Fossato di Vico si rileva come sia continuo lo spopolamento del nostro territorio, con un invecchiamento della popolazione che, in termini percentuali, viaggia su numeri altissimi ed una bassissima propensione alla natalità. Segni tangibili di un territorio che non offre opportunità per le giovani coppie e, al contrario, induce all’emigrazione verso altri lidi. Dall’altra, l’agenzia MediaCom43, che elabora dati su scala nazionale, attribuisce a Gualdo Tadino un triste triplice primato negativo legato al mondo delle Partite Iva, legato al periodo 2013-2019 e riguardante i comuni sopra a 10mila abitanti: peggiore perdita di reddito, reddito medio annuo più basso, e peggiore perdita di reddito in relazione al numero (quindi calano anche le Partite Iva che avevano maggiore redditività). Unico caso in Umbria, pertanto, in cui il reddito medio annuo scende. Ora, questo dato desta una preoccupazione ancora più alta se consideriamo che non tiene conto dell’apocalisse vissuta in questo anno appena trascorso, ma al tempo stesso suscita in noi anche qualche interrogativo di natura politica.”
Forza Italia si chiede retoricamente se servono altri dati per capire che il tessuto produttivo di questa zona è allo stremo. “Ribadiamo con forza che questa città necessita, con la massima urgenza, di adottare misure drastiche sul tema economico. Il Sindaco Presciutti, da questo punto di vista, è totalmente sordo ad aprire qualsiasi tipo di dialogo, anche se noi, da mesi chiediamo in maniera garbata ma incisiva di poter mettere idee sul tavolo. Secondo il suo approccio, un’amministrazione attenta deve solo sveltire le pratiche burocratiche e stare vicino alle aziende che stanno in crisi (anzi, aggiungiamo, solo a quelle che danno risonanza all’opinione pubblica).”
Minelli e Viventi evidenziano la necessità immediata di idee e strumenti operativi. “Soprattutto di un cambio di passo in termini di sensibilità verso il mondo economico – concludono i due consiglieri comunali – Economia e lavoro al centro dell’agenda politica cittadina, anche ora in tempo di Covid, perché non possiamo attendere che tutto passi per tentare di rialzare la testa. Nei prossimi giorni riproporremo tutte le misure che stiamo suggerendo dal mese di aprile. Vediamo se quest’ennesima sollecitazione verrà presa in considerazione, visto che da allora non abbiamo mai avuto risposta neppure come segno di educazione.”