Il professor Luca Gammaitoni, fisico sperimentale gualdese dell’Università degli Studi di Perugia, segue dall’inizio l’andamento della pandemia. Oggi nel suo profilo Facebook ha pubblicato un post nel quale analizza l’andamento della quarta ondata in Umbria, che riportiamo integralmente.
“Cosa si può dire di scientificamente sensato in questi giorni che ci appaiono caratterizzati da un incremento incontrollato dei contagi? Ho resistito alla richiesta di quanti mi chiedevano di commentare le curve fino ad oggi perché, in questi giorni soprattutto, i dati sono caratterizzati da ampie fluttuazioni. Le fluttuazioni significano incertezza e difficoltà a calibrare i modelli.
Eppure, a ben guardare, alcune cose sensate si possono azzardare con riferimento alla situazione umbra, riassunta nelle tre curve qui presentate:
1) La curva numero 1 ci trasmette l’idea che, pur nella grande velocità di diffusione del contagio, qualcosa sta lentamente cambiando. Si osserverebbe (condizionale dovuto all’incertezza dei dati) una diminuzione dell’accelerazione del contagio. Ovvero: la velocità di diffusione cresce ancora ma con minore rapidità. A breve (entro una settimana?) dovrebbe toccare un massimo per poi diminuire, come ha sempre fatto per le altre ondate.
2) La curva numero 2 ci mostra un picco di attualmente positivi enorme rispetto alle altre ondate. Questo è dovuto alla estrema contagiosità della variante Omicron. Difficile dire (a causa delle grandi fluttuazioni) se siamo al punto di flesso. Di certo non siamo lontani. Lo raggiungeremo approssimativamente quando la curva numero 1 fa il massimo (entro una settimana?).
3) La curva numero 3 ci mostra il numero di ospedalizzati (in giallo) e di terapie intensive (in arancione).
Se confrontiamo queste curve con quelle della seconda e terza ondata, possiamo apprezzare quanto migliore sia oggi la situazione rispetto a quella di un anno fa.
E’ un motivo per rallegrarci ed apprezzare il grande ruolo che stanno avendo i vaccini nel salvare vite umane e sofferenze.
In conclusione: ci sono motivi per mantenere alta la guardia ma, allo stesso tempo, per guardare al futuro con ottimismo. Anche questa enorme ondata passerà e torneremo a godere delle occasioni di socialità. Questa epidemia, come tutte le altre che l’hanno preceduta, finirà. Nel frattempo, pazienza, prudenza e vaccinarsi.”