In occasione della “Giornata Mondiale della Rianimazione Cardio-Polmonare” il “Coordinamento Regionale Umbria Associazioni del Cuore” e Anaca hanno organizzato a Gualdo Tadino, presso il teatro Don Bosco, l’evento “Con le scuole contro l’arresto cardiaco” con il patrocinio del Comune di Gualdo Tadino, della Azienda USL Umbria 1, del COUR 118 e la collaborazione della Farmacia Centrale Capeci.
Erano presenti il sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, i presidenti delle associazioni “Amici del Cuore” di Gubbio, “Cuor di Leone” di Perugia, le associazioni “L’Aiutarella” e “Pandora” di Terni, oltre naturalmente al presidente dell’Anaca Carlo Crocetti.
All’evento hanno partecipato le scuole elementari dell’Istituto “Bambin Gesù”, dell’Istituto Comprensivo di Gualdo e dell’Istituto “Raffaele Casimiri” di Gualdo Tadino.
L’obiettivo di questa iniziativa era far conoscere l’arresto cardiaco, come trattarlo con la rianimazione cardio-polmonare e con l’uso del defibrillatore, quanto tempo si ha per agire e avere un intervento efficace, ovvero il ripristino della circolazione sanguigna senza esiti.
Sono stati riportati dati relativi alla situazione dei defibrillatori nel territorio umbro, le criticità emerse da questa indagine e la necessità di creare una rete con il COUR 118 per una loro corretta localizzazione e manutenzione.
Ha parlato anche un padre del “dopo arresto cardiaco” di un figlio di 15 anni, colpito in modo del tutto imprevisto da arresto e trattato tardivamente con esiti irreversibili di danno cerebrale.
Gli istruttori – Mario Procacci, Catia Venturini, Dino Rosario – hanno fatto dimostrazioni e uso del defibrillatore rivolti a studenti delle scuole medie e superiori; Vittorio Giulivi si è rivolto a bambini delle scuole elementari. Hanno illustrato la sequenza della catena della sopravvivenza sia nell’adulto, sia nel bambino, con borsoni pieni di attrezzature, manichini adulti e pediatrici, simulatore del defibrillatore per spiegarne l’uso e funzionamento. Hanno raccomandato nel caso di arresto cardiaco:
– la chiamata immediata al 118
– la rianimazione cardio-polmonare
– l’uso del defibrillatore
– la posizione laterale di sicurezza nel caso che il paziente torni a respirare.
Azioni semplici, sequenziali, da fare bene e automaticamente, che possono cambiare il destino di una persona.
Si comincia così, con una uscita di scuola e quasi giocando si fa attenzione alla vita degli altri e si può salvare una vita in pericolo, senza paura di fare male.
Tutti hanno partecipato a titolo gratuito, compreso il personale volontario e il personale del Don Bosco che hanno reso possibile una corretta organizzazione di percorsi e dimostrazioni scaglionate secondo le scuole e l’età degli studenti.