Con la recita del rosario nella piccola chiesa medievale di San Lazzaro, ai margini dell’antica consolare Flaminia e nei pressi del torrente Rotella, è iniziata ieri sera 23 marzo l’annuale festa di San Lazzaro. A quello delle celebrazioni religiose si affiancherà un programma laico in cui al centro ci sarà il legume tipico del periodo, il lupino, tanto che l’antica ricorrenza è più comunemente conosciuta come la “Festa dei Lupini“.
Tenendosi nel periodo quaresimale a due settimane dalla Pasqua, hanno grande importanza le rievocazioni della Passione di Gesù. Questa sera, alle 20,45 si terrà la Via Crucis, con partenza dalla chiesa di Nasciano e arrivo in quella di San Lazzaro.
Sabato sera alle 20,45, canto dei Primi Vespri e Canto della Passione. Domenica 26 marzo, festa di San Lazzaro, verranno celebrate messe alle 8,30 e alle 10,45, con la riproposizione del Canto della Passione alle ore 10.
Sarà protagonista di queste giornate anche l’antico gioco del “fora verde”, con i primi virgulti delle siepi e con un formulario in antico dialetto gualdese. Non mancheranno i tradizionali falò con le potature degli alberi da frutto e, nel pomeriggio di domenica, “I giochi del tempo che fu” legati alla tradizione, così come i dolcetti messi a disposizione dalle famiglie del posto e gli spuntini a base di lupini.
Una tradizione che si rinnova ancora oggi, grazie all’iniziativa presa alcuni anni fa da Giuseppe Marini, insieme ad un piccolo comitato, e da don Luigi Merli, poi proseguita dal suo successore nella parrocchia di San Facondino, don Michele Zullato.