Patto tra Fondazione e Carabinieri per contrastare il fenomeno dell’usura

Una collaborazione stretta e sinergica tra le istituzioni e la Fondazione “Umbria” per affrontare il fenomeno dell’usura, che rappresenta una minaccia significativa per la comunità umbra. E’ quanto sancito da un Protocollo d’Intesa che è stato sottoscritto in Prefettura a Perugia, tra il Comando Legione Carabinieri Umbria e la Fondazione per la Prevenzione dell’Usura Onlus.

La firma è stata preceduta da una cerimonia a cui hanno preso parte le massime autorità. L’obiettivo che si intende perseguire con il protocollo è intensificare gli sforzi per contrastare il fenomeno dell’usura nei territori umbri.echo adrotate_group(2);

Con questo accordo, come ha sottolineato il generale Gerardo Iorio, comandante della Legione Carabinieri Umbria, l’Arma ribadisce la sua vicinanza al cittadino. In particolare l’Arma si impegna, attraverso i propri strumenti di comunicazione e prevedendo all’interno dei propri uffici la disponibilità di materiale divulgativo, a informare i cittadini sui progetti della Fondazione e a concorrere alla formazione di una rete di protezione sociale fornendo informazioni e indirizzando a essa coloro che si rivolgono agli uffici territoriali dei carabinieri dichiarando una condizione che suggerisca la sussistenza o di rischio di casi di usura.

La Fondazione, a sua volta, si impegna anche a incentivare le persone assistite alla denuncia, informando dei vantaggi della tutela penale e supportando le parti offese. Il presidente Fausto Cardella ha spiegato come la Fondazione abbia tra i suoi compiti l’ascolto e successivamente l’aiuto alle persone in difficoltà, attraverso l’accesso al credito agevolato e la formalizzazione di piani di rientro dall’indebitamento.

Molti non sapevano neanche dell’esistenza di questa istituzione e delle opportunità che offre – ha sottolineato Cardella – L’Arma ha una presenza capillare sul territorio che favorisce la possibilità che la gente si avvicini a questo strumento di aiuto, che non è soltanto materiale ma anche morale. La repressione dell’usura in maniera diretta – ha ricordato ancora il presidente della Fondazione – è delegata ad altri organi dello Stato e l’attività della Fondazione è quella di promuovere la prevenzione come metodo di contrasto. C’è anche l’esigenza di favorire l’emersione di un reato che non sempre si denuncia e quando si denuncia lo si fa mal volentieri”.

“Prevenzione – ha evidenziato il Prefetto Gradone – significa in questo caso aiutare famiglie e imprese che si trovano in difficoltà e significa prevenire il radicamento del metodo criminale. La prevenzione è fondamentale per alimentare un clima di fiducia nelle istituzioni attraverso la diffusione della consapevolezza e della conoscenza degli strumenti che consentono a cittadini e imprese in difficoltà di accedere agli aiuti”.

La cerimonia di firma si è svolta alla presenza del Prefetto di Perugia, Armando Gradone, della presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, del Procuratore Generale presso la Corte d’Appello, Sergio Sottani, e del Procuratore della Repubblica Raffaele Cantone. Presente anche la presidente della Provincia di Perugia, Stefania Proietti, e numerosi sindaci provenienti da tutta la regione. echo adrotate_group(1);

Pubblicato da

Redazione Gualdo News

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