“I minatori emigrati di Sigillo”, incontro degli studenti con l’autore Sebastien Mattioli

Il 30 maggio scorso la classe III B della Secondaria di primo grado dell’IC Sigillo ha incontrato l’autore gualdese Sebastien Mattioli, che ha presentato il libro “Un angelo in miniera“, incentrato sulla vita del nonno, minatore in Francia negli anni Cinquanta e Settanta e purtroppo deceduto là, ancora giovane, durante un turno di lavoro straordinario.

I ragazzi nel corso dell’anno, con la docente di Geografia, hanno letto la vicenda di Angelo Mattioli e per l’incontro con lo scrittore hanno preparato delle domande sia sul suo particolare mestiere che sul contenuto del libro.

La classe ha pure visitato il Museo dell’Emigrazione di Gualdo Tadino, traendone ulteriori informazioni e impressioni.

I ragazzi della III B sono in quindici e molti di loro hanno nonni, zii, genitori che sono migrati e alcuni di questi sono rimasti all’estero. Molti aspetti del libro di Mattioli li hanno colpiti, li hanno fatti discutere e li hanno resi più consapevoli delle esperienze dei loro parenti all’estero. Anche la tragedia di Marcinelle, citata nel libro, li ha fatti riflettere molto sulle dure condizioni e i gravi pericoli del lavoro in miniera.

L’incontro è stato molto apprezzato ed è stato un’occasione per comprendere meglio i molteplici aspetti dell’esperienza dello scrivere e del raccontare.

Sebastien Mattioli, giovane autore, ha subito intavolato con i ragazzi un dialogo diretto e coinvolgente e ha soddisfatto tutte le loro richieste.

L’autore ha battuto l’accento sull’importanza dei legami familiari, sulla consapevolezza della propria identità e sui corretti modelli valoriali da seguire, insistendo sul concetto (che fa da epigrafe al libro): “Quando le radici sono profonde non c’è ragione di temere il vento”.

Prof.ssa Patrizia Biscarini  I.C. Sigillo

La lettura del libro Mattioli rientra nell’ambito del progetto triennale “I minatori emigrati di Sigillo“, condotto con la collaborazione di Lino Lepri, già minatore ed emigrato e oggi attivo pensionato.

Lino Lepri, sigillano, da molti anni, in occasione della Festa di Santa Barbara, allestisce una mostra con documenti, fotografie, attrezzi, oggetti della vita quotidiana, statuette e immagini di Santa Barbara suoi e di altri minatori emigrati all’estero. In una visita fatta alcuni anni fa è nata l’idea di realizzare un progetto con la docente di lettere Patrizia Biscarini e una sua classe.

Nell’anno scolastico 2021/2022 con l’allora I B, in cui la professoressa insegnava Geografia, è stato iniziato il progetto che ha svolto molte attività nel corso del triennio: incontri con Lino Lepri che ha presentato le sue esperienze e quelle di suoi compagni di lavoro sigillani in miniera e all’estero. È stata studiata la sua biografia.

Sono state visitate le mostre di santa Barbara, presso la chiesetta sconsacrata di San Giuseppe a Sigillo, per tre anni e raccolta documentazione video e fotografica.

Sono state composte dai ragazzi interviste, poesie e cronache. Sono stati letti alcuni brani di libri sulla migrazione e dal novembre 2023 è iniziata la lettura del libro di Sebastien Mattioli. Quasi ogni settimana sono stati letti brani del libro dalla docente o dai ragazzi, a rotazione. Ci sono state riflessioni e scambi di idee su quanto letto.

Via via sono state scritte delle domande da porre all’autore il giorno dell’incontro sul mestiere di scrittore e sul contenuto del libro.

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Redazione Gualdo News
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