Sono stati presentati, presso la Mediateca del Museo dell’Emigrazione di Gualdo Tadino, i due percorsi ideati dalla comunità M.A.S.C.I. di Gualdo Tadino, denominati “Il Beato Angelo sul cammino degli eremiti“ che attraversano le località di montagna e di pianura del territorio gualdese all’epoca frequentati sia dal Beato che da altri eremiti.
L’iniziativa rientra nell’ambito delle celebrazioni per il settimo centenario della morte del patrono di Gualdo Tadino, ma anche, come sottolineano gli ideatori, per far conoscere la bellezza dei luoghi nei quali numerosi santi ed eremiti elevarono la loro spiritualità.
Il titolo vuole sottolineare come la vita ascetica di Angelo da Casale maturò in lui proprio osservando gli eremiti che vivevano alle pendici e sul Serrasanta, monte da lui preferito per pascolare il gregge.
I cammini, approvati dal Comune di Gualdo Tadino e dal Comitato Settimo Centenario della morte del Beato Angelo e realizzati in collaborazione con la locale sezione Cai, il Lions Club gualdese e l’Agesci, rivestiranno una valenza devozionale e spirituale, nonché storica ed escursionistica. Entrambi inizieranno dall’eremo di Capodacqua per concludersi presso la basilica cattedrale di San Benedetto.
Due i percorsi, uno di grado di difficoltà “turistico”, sarà in pianura della lunghezza di 12,6 km. e toccherà l’abitazione del Beato a Casale, la chiesa di San Facondino e le chiesette di San Leonardo, San Martino e Santa Margherita.
L’altro, definito “impegnativo“, sarà lungo 23,7 km e salirà al Serrasanta passando anche per la Grotta di Frate Fava e l’eremo di Santo Marzio.
I cammini saranno tutti corredati di apposita segnaletica, adeguata agli standard previsti con distanze e tempi di percorrenza, con una cartellonistica installata in corrispondenza degli edifici storici dotata di Qr Code.
Il tutto è visionabile in un apposito sito web e su un ospuscolo distribuito tramite l’Infopoint di piazza Martiri della Libertà.