“Silenzio ingiustificabile”. Così il Comitato “Un’altra idea per l’Appennino” bolla la mancata risposta alla propria lettera aperta da parte del sindaco di Nocera Umbra e dell’amministrazione comunale sui progetti industriali eolici che potrebbero interessare il territorio. Il comitato esprime la propria preoccupazione e lamenta la mancanza di un confronto pubblico sul tema.
In altri comuni umbri, come Foligno e Trevi, evidenzia il Comitato, le amministrazioni hanno preso posizioni chiare contro questi progetti eolici. A Foligno, il sindaco Stefano Zuccarini ha ottenuto un voto unanime dal Consiglio Comunale e ha avviato un’inchiesta pubblica sul progetto che prevede l’installazione di dieci aerogeneratori sul Monte Burano. A Trevi l’assessore Andrea Andreani ha dichiarato l’intenzione dell’amministrazione di opporsi all’installazione di pale eoliche sulla dorsale appenninica.
Il Comitato segnala che, a differenza di questi comuni, a Nocera Umbra non sono stati organizzati incontri ufficiali con la Regione o con altre istituzioni competenti, e la Commissione Consiliare annunciata dal Consiglio Comunale non sarebbe stata ancora istituita. Inoltre il Comitato evidenzia che il Consiglio Comunale non sarebbe stato aggiornato sugli sviluppi dei progetti eolici.
“La comunità ha diritto di sapere: il sindaco e l’amministrazione sono favorevoli o contrari a questi mega impianti che stravolgerebbero per sempre il nostro paesaggio e la nostra identità?”, scrive il Comitato.
Secondo il Comitato, la questione non riguarda l’opposizione alle energie rinnovabili in sé, ma le modalità e i siti scelti per la loro installazione, soprattutto in un contesto di rilevante valore storico e culturale.
“Siamo alla vigilia dell’atto con cui la Regione individuerà le aree idonee e non idonee per gli impianti FER, è fondamentale che i territori e le comunità locali facciano sentire la propria voce a tutela del territorio e delle economie montane, facciamo ancora appello al Comune di Nocera che non può defilarsi di fronte a decisioni cruciali per il nostro futuro. È fondamentale che il sindaco rompa il silenzio. È tempo di discutere apertamente e coinvolgere i cittadini in un sincero confronto democratico“, conclude il Comitato “Un’Altra Idea per l’Appennino”