Diego Sorbelli, giovane ricercatore di Gualdo Tadino, ha recentemente ottenuto un prestigioso riconoscimento a livello nazionale: il premio “Junior EnerCHEM”, assegnato dal gruppo interdivisionale di chimica per le energie rinnovabili della Società Chimica Italiana (SCI).
Questo premio, riservato a studiosi under 35, viene conferito a coloro che si sono distinti per contributi innovativi e rilevanti nel campo della chimica legata alle energie rinnovabili.
Sorbelli, autore di ben 25 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali, ha ricevuto il riconoscimento per le sue ricerche sull’utilizzo di metodi computazionali nello studio di materiali all’avanguardia. Il suo lavoro si concentra sulla conversione sostenibile dell’anidride carbonica e sulla produzione di nuovi materiali a basso costo e ridotto impatto ambientale per celle solari e luci LED.
In occasione del XXVIII Congresso nazionale della SCI, tenutosi a Milano lo scorso 28 agosto, Sorbelli ha avuto l’onore di essere invitato come relatore per presentare i suoi più recenti studi, frutto di una collaborazione con l’Università di Stanford. Durante il congresso ha illustrato i progressi ottenuti nello sviluppo di una nuova cella solare organica flessibile ad alta efficienza.
“Ricevere questo premio è stato un momento di grande soddisfazione – ha commentato il ricercatore gualdese – Sono coinvolto nelle attività della Società Chimica Italiana fin dai tempi dell’università e ottenere un riconoscimento così importante da parte di un’istituzione che ho sempre ammirato è motivo di orgoglio”.
Diego Sorbelli, nato a Gualdo Tadino 29 anni fa, chimico teorico di formazione, ha conseguito la laurea triennale in Chimica e la magistrale in Scienze Chimiche presso l’Università di Perugia, proseguendo con il dottorato nello stesso ateneo.
L’esperienza internazionale è arrivata nel 2019, con un periodo di ricerca all’Università “Paul Sabatier” di Tolosa, in Francia. Dallo scorso anno Diego Sorbelli è ricercatore postdottorale alla Scuola di Ingegneria Molecolare “Pritzker” dell’Università di Chicago, negli Stati Uniti, dove collabora con la professoressa Giulia Galli.