Nocera, nascono gli scambi post-Brexit: studenti inglesi e del “Sigismondi” tornano a incontrarsi

Da ormai quattro anni, il periodo cioè successivo alla Brexit, la Gran Bretagna non è più parte di programmi di scambio di docenti e studenti con i Paesi europei, in particolare l’Erasmus. Al suo posto il governo inglese ha costruito il Turing Scheme, un progetto analogo a quello europeo, valido per la mobilità internazionale degli studenti d’oltremanica.

Grazie all’attività della Commissione Erasmus dell’Istituto Sigismondi di Nocera Umbra, che cura i rapporti internazionali, le scuole di Nocera Umbra sono entrate in contatto con una scuola della regione dello Yorkshire, non lontano da Manchester, la Ryburn Valley High School.

Dopo mesi di contatti e incontri online, due insegnanti della scuola inglese nei giorni scorsi hanno fatto visita all’Istituto Omnicomprensivo Dante Alighieri con l’obiettivo di intraprendere un rapporto di una cooperazione su vasta scala con le scuole di Nocera Umbra.

Il gruppo di lavoro, coordinato dal professor Maurizio Morini, referente del Progetto Erasmus, ha strutturato un calendario di iniziative che si apriranno con la mobilità di venti studenti inglesi dell’età di 14 anni che, nel maggio 2025, saranno ospiti delle scuole nocerine.

Numerose le attività che sono state messe in cantiere: incontri mensili online tra studenti, realizzazione di podcast alla webradio, lezioni CLIL di scienze naturali fino ad un laboratorio di cooking class.

Le due insegnanti hanno visitato anche il plesso della Primaria di Nocera ed hanno avuto incontri con le insegnanti del Capoluogo, con le quali si è stabilito di iniziare un programma di scambio a livello di eTwinning.

Si prevede che la mobilità del prossimo maggio sia la prima di altre che avverranno in futuro con studenti nocerini che avranno la possibilità di tornare a studiare e soprattutto a parlare in lingua inglese con studenti di pari età.

Questi progetti di scambi culturali – commenta il dirigente scolastico Leano Garofolettinon sono semplicemente dei viaggi, ma dei veri e propri laboratori che hanno inizio con tutta una serie di attività progettuali e che si concludono con il viaggio, che consente agli studenti di mettersi alla prova con le loro capacità linguistiche, arricchendo non solo il bagaglio lessicale, ma esperienziale”

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Redazione Gualdo News
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