Massimiliano Presciutti, vicepresidente nazionale di Ali (Autonomie Locali Italiane) e sindaco di Gualdo Tadino, ha sottolineato l’importanza di un approccio dal basso per affrontare la transizione energetica intervenendo questa mattina, 15 novembre, alla conferenza del Forum Disuguaglianze e Diversità “Welfare energetico locale (Wel). Una nuova frontiera di giustizia sociale e ambientale di fronte alla crisi climatica”, in corso a Roma.
“La transizione energetica deve necessariamente essere legata all’economia locale e sociale. Le tante discussioni sulle diverse forme di energia da impiegare lasciano il tempo che trovano. Se vogliamo essere davvero concreti dobbiamo ragionare invece su come rendere i territori – anche i comuni più piccoli – protagonisti di questo processo che è irreversibile assieme agli altri soggetti in campo”, ha detto Presciutti.
Il sindaco di Gualdo Tadino ha criticato le politiche calate dall’alto, che “oltre a devastare territori, comunità ed ecosistemi, arricchiscono esclusivamente le grandi multinazionali”. Per questo, ha affermato, “occorre ribaltare il ragionamento e partire dal basso, dando pieno protagonismo agli enti locali”.
Presciutti ha evidenziato come sindaci e amministratori locali debbano essere il motore del cambiamento, anziché il “fanalino di coda”. Secondo il vicepresidente di ALI, la transizione energetica non può prescindere da una visione integrata che tenga insieme i temi ambientali, sociali e digitali.
“I comuni sono il luogo in cui le politiche si concretizzano: dai piani regolatori alla gestione delle emergenze, come quella del Covid, fino alla realizzazione di progetti di mobilità sostenibile, comunità energetiche e riqualificazione urbana. Mentre a livello nazionale si fissano obiettivi di riduzione delle emissioni, è nei comuni che le politiche trovano la loro applicazione. Anche nel campo dell’inclusione sociale, sono i centri di prossimità a intercettare i bisogni reali delle persone e a rispondere con interventi mirati“, ha spiegato.
Presciutti ha concluso sottolineando che il protagonismo degli enti locali è “l’unica strada percorribile” per una transizione energetica efficace e sostenibile, che rispetti le peculiarità di ogni territorio e valorizzi il contributo unico di ciascuno.
La conferenza, che proseguirà fino a domani a Roma, mette a confronto studiosi e studiose, esponenti di organizzazioni sociali e ambientaliste, del mondo sindacale e del terzo settore, politici e rappresentanti istituzionali, realtà della cittadinanza attiva, con l’obiettivo di immaginare un welfare energetico in grado di rispondere ai nuovi rischi sociali e ambientali generati sia dalla crisi climatica sia dalle politiche di contrasto alla crisi stessa disegnate senza considerare gli impatti sociali.