Didattica e storia, l’Istituto “Sigismondi” a Roma esplora il passato

Una mattinata dedicata alla storia, quella che giovedì 5 dicembre hanno vissuto i ragazzi del triennio dell’Istituto Sigismondi di Nocera Umbra in uscita didattica a Roma.

Gli studenti del Tecnico Industriale sono stati in visita alla Centrale di Montemartini, sede museale che associa l’archeologia classica a quella industriale, e hanno potuto osservare le monumentali macchine del primo impianto pubblico per la produzione di energia di una centrale termoelettrica, inaugurata nel 1913 e poi dismessa nel 1963.

Negli spazi restaurati nel 1997 è stata collocata la statuaria antica del secondo polo museale dei Musei Capitolini, e così macchinari della centrale fanno da sfondo alle sculture e viceversa.

I ragazzi sono rimasti impressionati dai motori Diesel, oramai silenziosi simboli di quell’epoca che ha visto l’avvento della maggior parte delle più straordinarie tecnologie della modernità.

Sempre dedicata alla storia, ma in un luogo carico di memoria, si sono diretti gli allievi del Liceo delle Scienze Umane che hanno visitato il Museo Storico della Liberazione.

Allestito negli stessi ambienti che nei mesi dell’occupazione nazista di Roma divennero la sede del comando del Servizio di Sicurezza e della Polizia di sicurezza sotto il comando di Kappler, gli studenti nocerini hanno potuto vedere le celle di detenzione in cui furono imprigionati e torturati oltre duemila cittadini romani antifascisti, moltissimi dei quali morirono fucilati al Forte Brevetta o trucidati alle Fosse Ardeatine.

Un sito di coscienza quello di Via Tasso che ha emozionato gli studenti con la sua importante documentazione storica e che ricordato loro l’importanza della Resistenza, come simbolo di lotta per i diritti umani e la dignità.

I due gruppi si sono poi ritrovati per ammirare il centro storico della “città eterna”, illuminato dalle luci di Natale.

“Queste sono le uscite didattiche che possono formare e rendere i nostri ragazzi consapevoli che le eredità del passato sono pietre miliari per costruire una società migliore. E per un futuro di pace, abbiamo bisogno di ricordare, cosicché le storie del passato diventino la nostra storia”, sottolineano i docenti che hanno accompagnato gli studenti a Roma.

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Redazione Gualdo News
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