L’Associazione Educare alla Vita Buona di Gualdo Tadino organizza anche quest’anno la Festa di San Giovanni Bosco, con un programma che si articola su due giornate.
Domenica 26 gennaio alle ore 10, presso la Cattedrale di San Benedetto, si è celebrata una Messa presieduta dal Rettore del Pontificio Seminario Umbro “Pio XI”, don Francesco Verzini.
Il secondo appuntamento è previsto per domenica 2 febbraio alle 11 presso la chiesa dell’Oratorio Don Bosco con il rinnovo del tesseramento per il 2025 dell’associazione, seguito dall’assemblea e dal pranzo sociale.
L’Associazione Educare alla Vita Buona è nata nel 2011 per dare continuità all’opera di Don Bosco a Gualdo Tadino in seguito al ritiro dalla città della Comunità Salesiana, lasciando un vuoto dopo oltre un secolo di presenza sul territorio. Grazie alla determinazione di un gruppo di giovani e adulti è stata scongiurata la chiusura delle strutture storiche come l’oratorio, il cinema-teatro e i campetti esterni, trasformando l’area in un polo educativo e culturale al servizio della comunità.
L’associazione, per molti anni presieduta da Umberto Balloni e oggi guidata da Carlo Gola, ha realizzato negli anni interventi significativi, tra cui l’adeguamento dell’oratorio e il restyling del cinema-teatro. Inoltre ha dato vita al Polo Territoriale di Eccellenza Educativa, ristrutturando la sede degli ex Geometri e attirando importanti finanziamenti grazie a una straordinaria capacità progettuale.
Dal 2022 i salesiani hanno donato alla Parrocchia di San Benedetto un diritto trentennale di superficie sulle strutture, successivamente ceduto per dieci anni all’associazione Educare alla Vita Buona. Questa collaborazione ha permesso di consolidare il ruolo dell’oratorio come centro propulsivo di progetti educativi, ospitando associazioni di matrice sia cattolica che laica.
Oggi l’oratorio rappresenta un punto di riferimento per i giovani gualdesi, in particolare per quelli più vulnerabili, grazie al lavoro di quasi un centinaio di soci e volontari. “Dopo oltre un decennio, possiamo dire con orgoglio che la scommessa è stata vinta,” affermano i responsabili dell’associazione.
La Festa di San Giovanni Bosco, oltre a celebrare il patrono dei giovani, diventa così un’occasione anche per ribadire il valore del lavoro educativo e del volontariato, facendo di Gualdo Tadino un modello di inclusione e partecipazione.