Tre anni di Ente Giochi tra bilancio, sicurezza e promozione: intervista al presidente Zeni

Foto Daniele Amoni

Dopo tre anni di intensa attività, l’Ufficio di Presidenza dell’Ente Giochi de le Porte giunge al termine del suo mandato.

Un triennio intenso che ha visto la manifestazione consolidarsi a livello locale e nazionale. Ne parliamo con il presidente uscente Claudio Zeni, che traccia un bilancio dell’esperienza vissuta.

Dopo tre anni alla guida dell’Ente Giochi, come descriverebbe questa esperienza?
È stata un’avventura entusiasmante, sia dal punto di vista umano che professionale. Un impegno totalizzante, ma che mi ha regalato immense soddisfazioni grazie alla passione e alla collaborazione di tutti i portaioli, delle commissioni, dei comitati di porta e dei Priori che si sono avvicendati.

Quali sono stati i momenti più significativi del triennio?
Sicuramente la 46ª edizione dei Giochi, che si è svolta in concomitanza con il VII Centenario della morte del Beato Angelo, compatrono della città. Questa ricorrenza ha permesso di rafforzare il legame tra l’Ente Giochi e il Comitato del Beato Angelo, creando un evento di grande impatto per la comunità. Inoltre, vorrei sottolineare l’importanza della collaborazione con il Sindaco Massimiliano Presciutti: grazie all’accoglimento della Carta Fondamentale, l’Amministrazione comunale è diventata parte integrante dell’organizzazione, rafforzando ulteriormente la manifestazione.

Uno dei risultati più importanti sottolineati nella relazione di chiusura è stato quello della tessitura di rapporti istituzionali
Abbiamo lavorato intensamente per ottenere il patrocinio del Ministero della Cultura e dell’Istituto del Patrimonio dei Beni Immateriali, un passo decisivo per il riconoscimento dei Giochi de le Porte come evento di rilievo nazionale. Inoltre, all’interno dell’Associazione Umbra Rievocazioni Storiche, abbiamo contribuito attivamente alla stesura della legge nazionale che valorizza e tutela le rievocazioni storiche, permettendo loro di accedere a maggiori fondi.

Sotto l’aspetto promozionale quali strategie avete adottato?
Abbiamo puntato molto sulla visibilità regionale e nazionale. Grazie alla collaborazione con Bus Italia e Minimetrò, i Giochi sono stati pubblicizzati su tutti i mezzi della rete umbra e nelle stazioni minimetrò di Perugia. Inoltre, la Fondazione Perugia ha offerto una vetrina prestigiosa nel cuore di Corso Vannucci. Senza dimenticare la promozione istituzionale: la festa ha consolidato rapporti con Prefettura, Regione, Provincia, Università degli Studi di Perugia e Fondazione Perugia, oltre a personalità di spicco della cultura e dell’informazione.

Quali sono stati i miglioramenti tecnici apportati alla manifestazione?
Abbiamo introdotto una serie di novità significative. Prima di tutto, la redazione di cerimoniali ufficiali, che fino a oggi non erano mai stati formalizzati. Questo garantirà una gestione più strutturata e uniforme della manifestazione negli anni a venire. Inoltre, abbiamo aumentato il numero di prove ufficiali del percorso di gara da una a tre, offrendo alle Porte più tempo per allenarsi e agli appassionati ulteriori occasioni di partecipazione.

Un’altra innovazione è stata l’introduzione della fotocellula per la misurazione precisa dei tempi nella corsa con il carretto, rendendo le valutazioni più oggettive. Infine, un grande passo avanti è stato fatto sul fronte della sicurezza: abbiamo sostituito le tradizionali balle di paglia con protezioni sintetiche lungo il percorso, riducendo i costi annuali di acquisto e migliorando la tutela di fantini e animali.

Come viene valutato l’aspetto economico?
Assolutamente positivo. Il bilancio consuntivo 2024, approvato all’unanimità dall’Assemblea dell’Ente lo scorso 5 marzo, evidenzia una situazione finanziaria solida, con un avanzo di gestione e – soprattutto – un debito verso terzi pari a zero. Nonostante l’aumento dei costi generali, siamo riusciti a garantire il contributo economico alle quattro Porte, coprendo le utenze delle taverne, i cui costi sono cresciuti enormemente, e incrementando gli introiti pubblicitari di quasi il 43% in tre anni.

Parlando di collaborazioni e sostegno degli sponsor, quali accordi sono stati raggiunti?
Uno degli aspetti più rilevanti è stato il patto triennale siglato con il main sponsor Universo Birra Flea. Un connubio tutto gualdese che non solo ha portato risorse economiche, ma ha anche messo a disposizione il proprio know-how, contribuendo alla crescita dell’evento.
Tanti comunque sarebbero i momenti da citare e tra tutti mi piace ricordare che nei tre Convivium Eupulonis (banchetto culinario medievale) e i tre giorni dei Giochi, oltre ad avvicinare imprenditori del territorio che hanno poi fattivamente contribuito ad incrementare gli introiti pubblicitari, sono stati coinvolti ospiti di rilievo che hanno goduto e riconosciuto la nostra ospitalità e la nostra festa.

Quali?
Abbiamo avuto il piacere di accogliere personaggi di rilievo come Antonio Mezzancella, Adriano Favilene, Massimo De Matteo, Daniele Agostini (regista di Linea Verde), Luca Ammirati (responsabile dell’ufficio stampa del teatro Ariston di Sanremo), Luca Ginetto (caporedattore Rai 3 Umbria), il generale Luciano Garofano e Beppe Convertini. Inoltre sono stati coinvolti esperti del mondo cinematografico e culturale per formare la giuria dei cortei storici, contribuendo a elevare ulteriormente la qualità dell’evento.

Uno degli elementi distintivi degli ultimi anni è stato il Premio San Michele Arcangelo.
È un riconoscimento speciale, realizzato artigianalmente in argento, che viene assegnato ogni anno a personalità di spicco nel mondo della cultura e dell’informazione. L’obiettivo è instaurare rapporti duraturi con figure influenti che possano diventare ambasciatori della nostra manifestazione, ampliando la sua visibilità.

Ora che il mandato si conclude, a chi vuole rivolgere un ringraziamento particolare?
Innanzitutto al mio Vicepresidente Isabella Acciari, che ha gestito la comunicazione e mi ha sostituito egregiamente nell’ultima edizione, alla Segretaria Marta Mazzoni, per la sua incredibile competenza e dedizione e al Tesoriere Damiano Fiorucci, una certezza nella gestione contabile e organizzativa. Un pensiero speciale va anche a Enrico Brunetti, che mi ha accompagnato e supportato in questa avventura, cuore e voce del gruppo speaker di piazza, e ai giovani Alisia Marcacci e Gabriele Passeri, che hanno portato freschezza e innovazione alla festa.

Infine un ringraziamento ai gruppi che animano la manifestazione: la Compagnia Balestrieri Waldum, il Gruppo Sbandieratori e Musici di Gualdo Tadino, e le Chiarine e Tamburini dell’Ente Giochi. È stato un percorso intenso, fatto di sacrifici ma anche di grandi traguardi. Sono orgoglioso di aver contribuito a scrivere un pezzo della storia dei Giochi de le Porte.

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Redazione Gualdo News
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