La Regione Umbria ha prorogato i termini per la manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua nel territorio di Gualdo Tadino, riconoscendone l’urgenza per la pubblica e privata incolumità.
Con una determinazione dirigenziale del 7 aprile 2025 è stata infatti concessa deroga alle norme vigenti per consentire il proseguimento degli interventi di pulizia e taglio selettivo della vegetazione lungo i torrenti Rasina, Feo e Fosso Maestro fino al 31 luglio, e fino al 30 aprile per i torrenti Romore, Vaccara, Fergia e Sciola.
Gli interventi richiesti dal Comune di Gualdo Tadino prevedono operazioni mirate per garantire il corretto deflusso delle acque e prevenire rischi idraulici, e dovranno svolgersi secondo precise prescrizioni a tutela della fauna ittica e dell’equilibrio ambientale.
A questo scopo le operazioni dovranno seguire precise indicazioni: i mezzi meccanici dovranno operare preferibilmente dalle sponde, l’accesso dovrà avvenire tramite la viabilità esistente, e ogni intervento dovrà evitare intorbidamenti o inquinamenti accidentali. Inoltre la vegetazione potrà essere rimossa solo laddove rappresenti un concreto ostacolo al passaggio dell’acqua o un pericolo per la stabilità delle sponde.
Nel provvedimento della Regione viene riservata attenzione anche alla tutela della biodiversità: al termine dei lavori il fondo degli alvei dovrà essere lasciato in modo da favorire piccoli ristagni o correnti irregolari, utili alla sopravvivenza di varie specie anche nei periodi di secca.
Nel frattempo, però, il Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG), associazione di protezione ambientale riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente, ha ha sollevato dubbi sull’opportunità e sulle modalità degli interventi già avviati inoltrando una specifica istanza di accesso civico agli enti competenti “in relazione ad ampi tagli della vegetazione primaria, anche ad alto fusto”, scrive.
In particolare il GrIG sottolinea come questo periodo – da marzo a luglio – coincida con la stagione della nidificazione della fauna selvatica, dove sono vietati disturbi, danneggiamenti e uccisioni delle specie avifaunistiche
La richiesta del GrIG è stata inviata a numerosi enti, tra cui il Ministero della Cultura, il Ministero dell’Ambiente, la Regione Umbria, la Soprintendenza per i Beni Ambientali, il Comune di Gualdo Tadino e i Carabinieri Forestali, oltre che per conoscenza alla Procura della Repubblica di Perugia.
“Si auspicano rapidi accertamenti sulla legittimità o meno degli interventi in corso”, conclude il GrIG.