Si è conclusa il 28 aprile la lunga vicenda giudiziaria che ha visto il Comune di Gualdo Tadino contrapposto alla ricostituzione della Comunanza Agraria Appennino Gualdese.
Dopo dodici anni di contenziosi e numerose sentenze, il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta), definitivamente pronunciando sull’appello, ha dichiarato inammissibile il ricorso introduttivo di primo grado e i connessi ricorsi per motivi aggiunti, e ha dichiarato improcedibile l’appello incidentale.
La controversia, iniziata nel 2013 dal Comune di Gualdo Tadino nei confronti della Regione Umbria, ha riguardato la gestione e l’amministrazione di oltre duemila ettari di terreni montani.
Si tratta di terreni “storicamente soggetti a diritti di uso civico – sottolinea la Comunanza in una nota – Questa sentenza odierna pone fine a un periodo di incertezza e apre la strada a una nuova fase di gestione collettiva e sostenibile delle risorse naturali del territorio.“
La presidente della Comunanza, Nadia Monacelli, ha commentato: “Oggi si chiude un capitolo importante per la nostra comunità. La decisione del Consiglio di Stato rappresenta un passo avanti verso la tutela dei diritti collettivi e la valorizzazione del nostro patrimonio naturale. Ringrazio tutti coloro che hanno sostenuto la Comunanza in questa lunga battaglia e mi auguro che questo cruciale tassello della storia della rinascita dell’Ente montano sia un ulteriore elemento che garantisca la buona riuscita della collaborazione tra il Comune di Gualdo Tadino e la Comunanza Agraria Appennino Gualdese, per il bene della comunità e per la promozione di progetti di sviluppo sostenibile”.
Comune e Comunanza, insieme alla Regione Umbria e all’azienda Rocchetta, lunedì prossimo saranno al tavolo regionale per discutere del progetto di risanamento della Valle del Fonno.