Valorizzare il patrimonio tartuficolo dell’Umbria, tutelarlo e trasmetterne la cultura e i saperi: sono questi gli obiettivi al centro del percorso avviato dall’Agenzia Forestale Regionale dell’Umbria, che nei giorni scorsi ha promosso il primo di una serie di incontri con enti, associazioni e portatori di interesse per dare concretezza a nuove forme di collaborazione.
L’incontro si è tenuto mercoledì 7 maggio presso la sede dell’AFoR a Perugia, e ha visto la partecipazione dell’Associazione Nazionale Città del Tartufo, rappresentata dalla direttrice Antonella Brancadoro, e dell’Associazione Cerca e Cavatura del Tartufo – conoscenze e pratiche tradizionali in Italia, con il segretario Ermanno Rosi. Per l’Agenzia Forestale erano presenti l’amministratore unico Ottavio Anastasi e il dirigente del Servizio Agricoltura, Tutela del Territorio e risorse naturali Alessandro Varallo.
Un confronto, quello tra AFoR e le due associazioni, che punta a rinsaldare un’alleanza già attiva, con l’obiettivo condiviso di promuovere e proteggere l’attività di cerca e cavatura del tartufo.
La scelta di promuovere questa rete di collaborazioni si inserisce nel solco del riconoscimento ottenuto nel 2021 dalla Cerca e cavatura del tartufo in Italia: conoscenza e pratiche tradizionali come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità Unesco.