Si è svolto nel pomeriggio di giovedì 19 giugno nel capoluogo umbro, presso la sede della Fondazione Perugia, un partecipatissimo incontro regionale centrato sulle esperienze di Comunità Educanti in Umbria.
Infatti, proprio nel mese di giugno 2025 sono giunti al termine i tre progetti umbri finanziati dall’impresa sociale “Con i Bambini” con il bando Comunità Educanti del 2021. I tre progetti erano il P-TREE, centrato nei cinque comuni della Fascia Appenninica intorno a Gualdo Tadino, con capofila l’associazione Educare alla Vita Buona, il progetto Urban Education Network che interessa i comuni di Perugia, Corciano e Foligno, e il progetto Space Network, localizzato nell’Orvietano e in Valnerina.
Questi tre progetti si sono raccordati anche con altre due esperienze attive già da una decina d’anni, vale a dire la Comunità Educante Altotevere (Città di Castello e dintorni) e la Comunità Educante della Zona Sociale 3 (Assisi, Bastia, Bettona e dintorni).
Queste esperienze, nate dal basso con origini e traiettorie diversificate, hanno condiviso un “manifesto” che, proprio durante l’incontro del 18 giugno, hanno portato all’attenzione della comunità umbra, a partire dagli amministratori regionali, provinciali e comunali.
Il documento, che raccoglie le esperienze dirette di oltre dieci anni di costruzione di comunità educanti in tutta la regione, si fonda sulla convinzione che l’educazione sia un bene comune, da gestire e valorizzare in maniera corresponsabile con la partecipazione attiva di tutti i cittadini e la collaborazione di scuole, comuni e enti del terzo settore.
Si punta quindi a promuovere un modello di rapporto diretto tra cittadini ed enti locali basata sui recenti innovativi strumenti offerti dall’amministrazione condivisa, sfruttando la legge regionale esistente e gli strumenti della co-programmazione e co-progettazione. Questo perché c’è fiducia in un approccio sia top-down che bottom-up, capace di superare le sfide territoriali e valorizzare le specificità di ogni comunità.

Durante la prima parte dell’evento del 19 giugno è stata data ai molti partecipanti l’opportunità di conoscere da vicino le esperienze di progetti come P-TREE, Urban Education Network e Space Network, così come le esperienze delle comunità educanti dell’Alto Tevere e dell’Assisano. Lo scopo era infatti quello di far conoscere le esperienze positive e le buone prassi messe in campo in questi anni, favorendo un confronto tra le istituzioni e tutte le realtà coinvolte e impegnate in queste progettualità.
Nella seconda parte dell’incontro ha avuto luogo un’interessante tavola rotonda, introdotta e moderata dalla professoressa Alessandra Valastro dell’Università degli Studi di Perugia. Tra gli interventi più rilevanti e apprezzati, ci sono stati quelli del presidente della Provincia di Perugia e sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti e del presidente del comitato autonomie locali e sindaco di Bastia Umbra, Erigo Pecci.
A tirare le conclusioni sono stati invitati l’assessore regionale alla scuola, al welfare e alle politiche giovanili, Fabio Barcaioli, e il presidente del Laboratorio per la Sussidiarietà (Labsus) Pasquale Bonasora.
Entrambi hanno incoraggiato le varie comunità educanti nate in Umbria a proseguire il percorso iniziato, contando anche su nuove risorse che saranno messe in campo nel prossimo futuro.