GUALDO TADINO – Si è svolto ieri, venerdì 23 ottobre, il convegno “Giustizia: una riforma centrale per i cittadini ed il Paese”. La location era quella della Sala della Città della Rocca Flea e l’incontro è stato l’occasione per fare il punto della situazione su tutte le attività. Durante gli interventi si è tornati più volte sulla questione ripristino dell’Ufficio del Giudice di Pace, operativo da febbraio 2016. Anche se la sede sarà Gubbio, l’ufficio interesserà i sette comuni della fascia appenninica: Gualdo Tadino, Gubbio, Fossato di Vico, Pietralunga, Scheggia e Pascelupo, Sigillo e Costacciaro.
Presenti alla tavola rotonda l’on. Walter Verini, i sindaci di Gualdo Tadino e Gubbio Massimiliano Presciutti e Filippo Stirati, il magistrato Sergio Matteini Chiari, l’avvocato Christian Severini, il sottosegretario al Ministero di Grazia e Giustizia Cosimo Maria Ferri, oltre a numerosi professionisti del territorio.
“Quella odierna è un’iniziativa nata nella scorsa estate – ha detto il sindaco di Gualdo Tadino – quando con il sindaco Stirati siamo andati a far visita a Roma al sottosegretario Cosimo Maria Ferri con l’obiettivo di mantenere il Giudice di Pace nel nostro territorio. Oggi questo incontro testimonia come il risultato auspicato mesi fa sia stato raggiunto. A nome dei sette Comuni che graviteranno attorno all’Ufficio del Giudice di Pace che si andrà a ricostituire voglio ringraziare il prezioso lavoro svolto dal sottosegretario Ferri e quello dell’On. Verini per aver permesso a questa area di mantenere un servizio fondamentale per i cittadini. Il nostro territorio, con questa azione svolta in sinergia tra i vari Comuni ha dato un segnale forte di unità superando i limiti del campanilismo. In questo come in altri ambiti, l’unione di territorio ci ha permesso di raggiungere un importante risultato. Noi con questa operazione avremo un ufficio territoriale per 7 Comuni con un costo complessivo inferiore ai 100 mila euro suddiviso tra i vari Enti, mentre mantenere lo stesso servizio a Gualdo Tadino solo con il supporto di Fossato di Vico e Sigillo, che avevano dichiarato purtroppo la loro impossibilità a sostenere gli oneri a loro carico sarebbe costato ben 67 mila euro”.
“Un ringraziamento a quanti si sono adoperati, a vario titolo, per il raggiungimento di questo importante obiettivo – ha dichiarato il sindaco di Gubbio Stirati – in primis i sindaci che si sono fatti portatori delle istanze ed esigenze dei propri territori, dimostrando grande spirito collaborativo e costruttivo, nell’affrontare problematiche comuni, nel segno delle politiche di area vasta e della razionalizzazione delle risorse. Abbiamo avuto un grande sostegno dal sottosegretario Ferri e dall’On. Verini, che hanno seguito da subito la vicenda e sono stato fondamentali per costruire un percorso costruttivo con il Governo, per la riapertura dei termini per il Giudice di Pace. Volevamo fortemente raggiungere questo importante obiettivo e ce l’abbiamo fatta”.
“Se abbiamo recuperato un importante presidio come il Giudice di Pace in questo territorio – ha detto Walter Verini – è perché i sindaci della zona hanno svolto un’ottima azione di cooperazione, i parlamentari si sono messi a disposizione quotidianamente ed il sottosegretario Ferri si è reso sempre aperto al dialogo per trovare una soluzione”.
“Voglio ringraziare i sindaci di Gualdo Tadino e Gubbio – ha sottolineato il sottosegretario Cosimo Maria Ferri -perché quando l’On. Verini me li ha presentati ho subito percepito una grande determinazione nel voler raggiungere l’obiettivo. Bene hanno fatto tutti e sette i sindaci protagonisti di questa scelta a voler mantenere il Giudice di Pace nel territorio, perché è un servizio che ha un ruolo molto importante per i cittadini. Si tratta di una figura sulla quale il Governa punta e che potenzierà aumentandone le competenze. I problemi della giustizia sono tanti ed in cantiere ci sono numerosi progetti”.