Su iniziativa del consigliere regionale dei Fratelli d’Italia, Marco Squarta, la proposta di legge di iniziativa popolare per la disciplina della ricerca, della coltivazione e dell’utilizzazione delle acque minerali, di sorgente e termali, approda in Regione. E’ stato infatti chiesto l’inserimento alla discussione ed è iniziato così l’iter procedurale.
Tutto inizia il 30 novembre del 2009 quando fu presentata alla Regione una raccolta di firme per la proposta di legge sulla regolamentazione delle acque minerali, che sostanzialmente ricalca quella approvata dalla regione Toscana. Un’iniziativa promossa dal centrodestra gualdese. In sintesi si chiedeva che il 70% di quanto versato alla Regione, da parte delle società che operano nel settore delle acque, venisse introitato dai Comuni interessati dall’attingimento delle acque minerali.
“Ciò avrebbe determinato un flusso continuo e costante di fondi nelle casse comunali – dice la presidente del circolo Fratelli d’Italia della Città della Ceramica, Rita Dionisi – Tale proposta, all’epoca, fu osteggiata dal Pd di Gualdo Tadino e non è mai stata portata in Consiglio regionale. Oggi, finalmente, grazie a Squarta, inizia il percorso“.
Fratelli d’italia di Gualdo Tadino è certo che nella fase di partecipazione prevista dall’iter e, che vedrà anche la presenza di tutti gli altri territori interessati dallo sfruttamento delle acque minerali, vi potranno essere apportati tutti i miglioramenti e gli aggiornamenti necessari e che verrà restituita agli enti locali l’autonomia decisionale sul rilascio delle concessioni oggi in capo alla Regione.
“Fratelli d’Italia si è dimostrato coerente alle proprie dichiarazioni mantenendo l’impegno rispetto al problema delle acque – conclude Dionisi – come annunciato durante la conferenza stampa per la fondazione del circolo di Gualdo Tadino svoltasi alla presenza del coordinatore provinciale Emanuele Prisco e del consigliere regionale Marco Squarta“.