Nonostante sorga immersa nella natura dell’Appennino Umbro-Marchigiano, Gualdo Tadino non ha un pollice verde, tutt’altro. In Umbria la città della ceramica è fanalino di coda tra i comuni oltre i 15 mila abitanti e al 79esimo posto su 89 per spesa destinata al verde pubblico, come riportato dal Nuovo Corriere Nazionale.
Secondo lo studio elaborato dall’associazione Openpolis, che si occupa di analizzare i bilanci dei comuni italiani, per la cura dei parchi e delle aree verdi Gualdo Tadino investe appena 3,49 euro pro capite contro gli 883 euro di Alviano, primo comune umbro nella speciale classifica (dati riferiti ai bilanci 2013).
Gualdo Tadino e Narni (3,62) sono nettamente le meno propense nel destinare risorse per il verde pubblico, essendo staccatissime dalle città che le precedono: Todi (9,12 euro), Gubbio (11,42 euro) e Corciano (15 euro). In testa c’è Perugia con 300 euro seguita da Marsciano con 89.
In tema di tagli dei trasferimenti dal governo centrale ai comuni, per gli amministratori è sempre più difficile trovare risorse da indirizzare alla manutenzione del verde pubblico. Ma se una città intende darsi un’immagine curata e attrattiva, al fine anche di favorire i flussi turistici, non può prescindervi; soprattutto non può destinare, come nel 2013, appena un trentesimo di quanto fissato da un comune di pari dimensioni come Marsciano. Altri comuni, come ad esempio Perugia, hanno cercato e trovato delle formule alternative per non gravare sui bilanci, assegnando in gestione le aree verdi alle associazioni cittadine.