Insieme ad altri cinque amici un gualdese in vacanza a Senigallia la notte di Ferragosto aveva noleggiato un risciò. Intorno alle 1,30 aveva posteggiato il velocipede sul lungomare fermandosi a bere qualcosa in un locale sulla spiaggia. Poco dopo ha visto il risciò allontanarsi, ha provato un inseguimento senza però raggiungere il mezzo e a quel punto ha chiamato il 112.
I carabinieri, ricevuta la descrizione, si sono messi alla ricerca del velocipede e dopo alcuni minuti hanno notato un risciò che, in modo insolito, procedeva sulla Statale Adriatica in direzione nord con a bordo un numero di persone superiore a quello consentito dall’omologazione. I militari hanno fermato il velocipede e identificato gli occupanti, ben sette, tra cui un minorenne e tutti tra i 17 e i 24 anni. I giovani, visibilmente in imbarazzo, prima hanno detto di aver noleggiato il risciò, poi, non potendo esibire alcuna prova, hanno ammesso di averlo visto posteggiato vicino ai bagni 41 e di essersene impossessati. Uno dei fermati invece affermava che avrebbero dovuto raggiungere la fermata del bus per tornarsene a casa. Vista l’ora, per non rischiare di perdere l’autobus, avevano deciso di salire sul risciò che in quel momento non era custodito. Sul posto del controllo è stato chiamato anche il 37enne di Gualdo Tadino che ha riconosciuto il risciò che aveva noleggiato con i suoi amici. Il mezzo è stato restituito al noleggiatore.
I sette giovani, residenti a Chiaravalle e Camerata Picena, ora sono finiti seriamente nei guai, rischiando addirittura l’arresto che non è stato applicato solo per il loro stato di incensuratezza e per le specifiche modalità del fatto. Toccherà ora alla magistratura stabilire se si è trattato di un furto d’uso o di una semplice bravata.