Continua a perseguitare la ex, stalker nuovamente in carcere

Lo stalker irriducibile finisce nuovamente dietro lo sbarre. La vicenda si era verificata nell’ottobre dello scorso anno quando un furgone era andato a fuoco a Gualdo Tadino. I carabinieri della locale stazione, pochi giorni dopo, avevano arrestato un gualdese di 43 anni per danneggiamento, minacce e atti persecutori nei confronti della sua ex compagna e del fidanzato della donna. Era stato infatti accusato di aver appiccato un incendio che aveva danneggiato un veicolo e il portone dell’abitazione di quello che considerava il suo “rivale”. Il giudice aveva così ordinato l’arresto ai domiciliari per lo stalker, al fine di evitare la reiterazione del reato, e, per controllarlo 24 ore su 24, aveva anche stabilito l’applicazione del braccialetto elettronico.

Neanche queste misure restrittive avevano fermato il 43enne gualdese, che, seppur condannato, aveva proseguito in atteggiamenti persecutori nei confronti della vittima, la quale aveva denunciato il tutto ai carabinieri che, su disposizione della magistratura perugina, lo avevano condotto nel carcere di Capanne. Questo accadeva a dicembre 2016.

Lo scorso 10 maggio, dopo essere uscito dal carcere nel mese di gennaio, l’uomo aveva patteggiato dieci mesi di reclusione, ma subito dopo ha ricominciato a perseguitare la ex e il suo attuale fidanzato, coinvolgendo anche dei minori. Le nuove denunce hanno portato al terzo arresto dell’uomo, con il gip Lidia Brutti che, accogliendo la richiesta del pubblico ministero, ne ha disposto la detenzione in carcere.

 

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Redazione Gualdo News
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