“Venite Adoremus”, chiusa con un grande successo la terza edizione

E’ stato un grandissimo successo, ancora superiore rispetto alle precedenti edizioni nelle quali aveva comunque raccolto un gran numero di visitatori, il presepio vivente “Venite Adoremus” di Gualdo Tadino. Nella sola giornata conclusiva del 6 gennaio sono stati circa duemila gli ingressi, che si vanno ad aggiungere agli altri, numerosissimi, registrati nelle precedenti date.

In brevissimo tempo “Venite Adoremus” ha saputo ritagliarsi un posto di assoluto rilievo tra le manifestazioni umbre, e non solo. A leggere i tanti commenti che i visitatori hanno voluto lasciare, si scopre che il Presepio è stato ammirato da persone provenienti da ogni parte d’Italia: Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Puglia, Sicilia.

“Un successo nato dalla curiosità, alimentato dal passaparola, definitivamente irrobustito dalla meraviglia che coglieva ogni visitatore nel momento in cui si inoltrava nel villaggio del XV secolo ricreato negli orti dell’Istituto delle suore del “Bambin Gesù”, sino al culmine della Capanna della Natività – sottolinea il presidente dell’Associazione Capezza, Michele Storelli –  Uno tra i commenti che più ci siamo sentiti ripetere suonava più o meno così: «Ne abbiamo visti tanti di presepi viventi in giro per l’Italia, ma questo è di gran lunga uno dei migliori!». Non possiamo sapere se ciò sia vero, ma  la pazienza dimostrata da chi attendeva di entrare, l’emozione e la tenerezza negli occhi di chi usciva, la costanza di chi è tornato più volte sono le attestazioni di stima che più valgono. Soprattutto la grazia dei bambini, che a più riprese hanno portato genitori, nonni e parenti a visitare i mestieri del Presepio, come volessero condividere con tutti e quante più volte possibile la stessa favola, raccontata sempre con le stesse parole, sempre con la stessa voce, sempre con lo stesso sorriso.”

RINGRAZIAMENTI – L’Associazione Capezza, organizzatrice dell’evento, ha voluto ringraziare le suore del “Bambin Gesù”, le donne dell’associazione, che hanno tagliato, cucito e realizzato a mano tutti i costumi, a chi ha  allestito e riadattato gli spazi del Presepio, costruendo anche molte nuove strutture, “e a chi ha frugato nelle soffitte delle proprie case per reperire gli oggetti che rendessero a sua volta il Presepio una… “casa” – dice ancora Storelli – Grazie alla corale Cai-Casimiri e al DBG Chorus, che hanno accompagnato le varie serate. E grazie infine per il loro sostegno all’amministrazione comunale, al Polo museale, alla Sacra Rappresentazione del Venerdì Santo e a chi ci ha fornito il suo prezioso contributo economico. Il ringraziamento più grande, però, va a tutti coloro che hanno preso parte ai quadri del Presepio, componendo una grande scena corale, di fede e di spettacolo. Un numero di persone che è cresciuto strada facendo, sull’onda di un ardore che non sapremmo descrivere ma di cui siamo estremamente grati. Ciascuno di loro ha portato in dono allegria, serietà, simpatia, devozione, impegno, fantasia, gentilezza, umiltà – conclude il presidente dell’Associazione Capezza – Ognuno di questi doni è servito a coltivare il piacere di stare insieme, perché ognuno di essi rappresenta, in definitiva, un modo di vivere nella maniera “giusta” il Natale.”

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Redazione Gualdo News
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