Pubblichiamo la lettera che il figlio di Lucio Angeletti, Emanuele, ha voluto dedicare al padre scomparso la scorsa settimana.
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“Non sono mai stato bravo con le parole, né a pronunciarle, né a scriverle, ma questa volta le voglio scrivere. Lo devo fare.
La Tua perdita, in me e in tutta la nostra famiglia, ha lasciato un vuoto enorme che sarà difficile, impossibile, da colmare. Sei stato il padre, il marito, il nonno, che tutti vorrebbero avere. Un maestro, una guida, un esempio da imitare.
Sarà dura andare avanti, lo so, ma ci proverò. Tutto quello che mi hai insegnato lo porto nel cuore e nel lavoro, dove quello che sono lo devo a te.
Ne avrei di cose da scrivere, ma non riesco. Anche a distanza di giorni il cuore batte forte e le lacrime scendono lungo il viso. Mi fermo qui. I sentimenti restano un patrimonio che ciascun uomo, ciascuna donna, porta racchiusi nel suo cuore.
Ciò che mi ha spinto a esternare questi sentimenti è anche il senso di vicinanza che ho provato in questi tristi giorni. Tantissimi mi sono stati vicini, ci sono stati vicini. In tanti hanno dimostrato l’affetto che avevano nei confronti di mio Padre e della sua famiglia. È pressoché impossibile ringraziarli uno a uno, ci abbiamo provato. Attraverso questa lettera aperta voglio ringraziare tutti coloro che ci hanno dimostrato la propria vicinanza.
C’è chi ce lo ha manifestato personalmente, c’è chi lo ha fatto tramite social. Qui abbiamo trovato tante dimostrazioni di affetto nei tuoi confronti: chi ti ha conosciuto ti ha raccontato a modo suo. Ma tutti ti hanno descritto per quello che sei stato: una persona buona, gentile e disponibile, sempre e con tutti.
Sapevo dentro di me che Gualdo e i Gualdesi ti amavano, ma non immaginavo così tanto e per questo li ringrazio tutti, uno a uno. Sono sicuro che da lassù li ringrazi anche tu”.
Emanuele Angeletti