“Correte, mi vuole ammazzare”. Questa è stata la richiesta giunta sul numero della caserma Carabinieri di Valfabbrica da parte del gestore di un poligono che aveva provato a negare ad una persona l’autorizzazione a tirare con la balestra. L’intervento dei militari ha permesso di bloccare il malintenzionato e la successiva perquisizione dell’autovettura ha permesso di rinvenire un vero e proprio arsenale di armi bianche, un’ascia Tomahawk, una sorta di macete di quasi 50 cm di lunghezza e un coltello con lama che superava i 12 cm.
In considerazione della pericolosità del soggetto, i Carabinieri hanno provveduto anche a perquisire la sua abitazione rinvenendo e sottoponendo a sequestro numerosi archi Compound, balestre con relative ottiche, pugnali, coltelli e spadini di varie lunghezze.
Il soggetto, residente a Valfabbrica, è stato accompagnato in caserma e deferito alla locale Autorità Giudiziaria per i reati di minaccia grave, ingiurie e porto illegale di armi.
Sempre i Carabinieri di Valfabbrica hanno localizzato un piccolo appartamento nella frazione perugina di Pianello preso in affitto da un cittadino extracomunitario, ma apparentemente sempre vuoto. E’ bastata vedere una luce accesa per capire che all’interno fosse arrivato qualcuno, proprio in concomitanza con l’aumento dei furti nella zona. L’irruzione dei militari riusciva a bloccare due soggetti, mentre un terzo riusciva a darsi alla fuga utilizzando un accesso secondario.
All’interno dell’appartamento i Carabinieri hanno comunque recuperato il telefono cellulare e i documenti personali del cittadino extracomunitario fuggito. Documenti che sono risultati falsi, con la foto riportata appartenente ad un soggetto dell’Europa dell’Est.
Le due persone fermate sono state accompagnate presso la caserma di Valfabbrica e a loro carico si è proceduto ad una denuncia per favoreggiamento personale. Successivamente sono state avviate le procedure per la loro espulsione dal territorio nazionale. Anche l’affittuario dell’appartamento è stato deferito per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Gli inquirenti ipotizzano che tale operazione abbia permesso di prevenire ulteriori furti in abitazione, sicuramente il reato più preoccupante e odioso che i cittadini possano subire.