Umbra Acque, 90mila mascherine per prevenire il virus e più della metà dei lavoratori in smart-working

90mila mascherine fin qui consegnate, 229 tamponi effettuati, cinque termoscanner installati e il 53% dei lavoratori in smart working. Sono questi alcuni dei numeri e delle attività intraprese da Umbra Acque Spa per contrastare il rischio infezione da Covid-19.

Non è certo un caso infatti che il Gruppo Acea, di cui fa parte Umbra Acque, abbia ottenuto la certificazione “Biosafety Trust” (Rina), il sistema di gestione per prevenire la diffusione delle infezioni e proteggere le persone dalla minaccia degli agenti biologici che possono provocare patologie nei luoghi di lavoro. La certificazione è arrivata come riconoscimento per le azioni messe in campo nella gestione del rischio infezione, incluso quello da Covid-19, dimostrando come Acea abbia compreso in pieno la propria responsabilità verso le proprie persone, la società civile e il territorio in cui opera”, sottolinea Umbra Acque.

Umbra Acque ha messo a disposizione il proprio piazzale di Santa Lucia a Perugia per l’allestimento della postazione “drive through”, dove tuttora vengono effettuati i tamponi per diagnosticare il Sars-Cov 2. Operazione che ha liberato dal traffico una zona cruciale di Perugia come via dei Filosofi.

Va aggiunto inoltre che Umbra Acque ha provveduto a installare due distributori di mascherine, effettuare 752 ore di formazione Covid e 67 di formazione “ordinaria”, con 3.500 meeting virtuali al mese e 19,8 milioni di minuti audio/video ogni 30 giorni.

D’altra parte fin dalle prime manifestazioni di preoccupazione per la diffusione di fenomeni di contagio in altre regioni italiane e della notizia di appena due casi di isolamento fiduciario in Umbria, l’azienda ha prefigurato diversi scenari di rischio, correlando a ciascuno di essi l’introduzione di misure e azioni volte a mitigare l’esposizione a infezione da Coronavirus per i propri lavoratori, in ragione del servizio essenziale idrico integrato gestito sul territorio servito con frequenti occasioni di contatto con l’utenza e i fornitori.

A tal fine è stato anche costituito un apposito Comitato di prevenzione Coronavirus – sulla scorta di quanto già previsto a livello di Acea che fornisce anche supporto e linee guida a tutte le società del Gruppo – e avviata una costante interlocuzione con il medico competente, le organizzazioni sindacali e i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e l’ambiente al fine di rispondere via via della continua evoluzione della vicenda, con la finalità di contenimento del contagio anche tramite la minimizzazione dei contatti sociali oltre che il rafforzamento delle misure di igienizzazione delle persone e di sanificazione degli ambienti, di approvvigionamento di dispositivi specifici di protezione, di estensione capillare dello “smart working”.

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Redazione Gualdo News
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