Il finanziamento di oltre un milione di euro (esattamente 1.103.059, 97) che ha ottenuto il Comune di Gualdo Tadino nell’ambito del Family Act, di cui abbiamo dato notizia ieri, sarà destinato al recupero dell’ex scuola di Vaccara.
Adibito a scuola elementare fino al 1997 e nei tre anni successivi come scuola di musica per poi essere definitivamente chiuso, l’immobile, di proprietà comunale, sarà oggetto di interventi strutturali, mirati all’eliminazione delle vulnerabilità con adeguamento sismico e interventi che mirano all’efficientamento energetico. Diventerà così un centro polifunzionale per i servizi alla famiglia da utilizzare per i cittadini di Gualdo Tadino e di tutto il territorio della Fascia.
Il Centro Polifunzionale sarà un servizio rivolto alle famiglie multiproblematiche con lo scopo di promuovere il benessere dell’intero nucleo familiare, sostenendo la coppia e ogni singolo componente in ogni fase del ciclo di vita.
“La struttura è stata pensata come un centro educativo/polifunzionale per il bambino e la famiglia – fa sapere il Comune di Gualdo Tadino – Una scelta dettata dalla necessità di creare un luogo educativo che risponda a pieno alle esigenze sia dei bambini che delle famiglie, sempre più assorbite dagli impegni lavorativi. L’obiettivo è quello di realizzare un servizio dove i bambini possano ritrovarsi e condividere insieme momenti di crescita in uno sfondo ludico ma altamente progettato.”
Il centro prevede un’area esterna per le attività ludiche e laboratoriali all’aperto. Al piano terra verrà predisposta la zona accoglienza dei bambini e genitori e predisposta la zona guardaroba. Saranno presenti servizi per disabili e due grandi stanze da adibire ad attività ludico-ricreative e una dedicata all’allattamento e al riposo.
Il servizio sarà rivolto ai bambini dai 0 ai 12 anni di età e accoglierà sia bimbi senza accompagnatori che accompagnati.
“Anche questa volta grazie ad un eccellente lavoro di squadra abbiamo fatto centro – ha commentato il sindaco Massimiliano Presciutti – Dopo decenni di abbandono, anche quell’area della città verrà riqualificata e riconsegnata alle famiglie. Un servizio di qualità, innovativo e di grande impatto sul territorio, che ha trovato l’accoglienza da parte del Consiglio dei Ministri. La cosa che più ci inorgoglisce sta nel fatto che in Italia sono stati finanziati 453 progetti ed in Umbria solo 10, segno evidente della grande capacità progettuale e di una visione complessiva di crescita della città che solo in pochi ormai si ostinano a non vedere e capire”.