Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta inviata alla nostra redazione e al sindaco da un profondo estimatore di Gualdo Tadino che non risiede in città: Claudio Cianchella.
Correva l’anno di grazia 2008 allorquando incontrai il signor Diego Pascolini Assessore alla Cultura di codesta stupenda Città … Insieme … alla presenza di moltissimi Cittadini Gualdesi ci ritrovammo in quel venturo mese di Agosto sulla splendida Piazza Martiri della Libertà ove abbiamo realizzato un bellissimo evento … Sotto le Stelle di Gualdo … Da quell’avvenimento ad oggi Gualdo Tadino è stata sempre destinazione della nostra presenza.
Anni recenti di questi momenti storici segnati dal Covid-19 hanno offuscato le potenzialità di codesta straordinaria Città percepiti da alcuni elementi di stanchezza ed attimi di tristezza sociale dovuti anche ai flussi globali deviati che spingono i bioma Italici in direzioni non adeguate ed in alcuni casi insostenibili per un Paese che si innalza sulla meravigliosa letteratura, l’arte (artigiana e culturale) e sugli aspetti naturalistici per creare le opportunità attrattive finalizzate al Turismo interno ed esterno, occupazione artigianale, imprenditoriale e sociale.
È evidente che i “Nuclei Sociali” sono amministrati e presentati al futuro dai rispettivi Sindaci i quali hanno l’Onere e l’Onore di mediare “tutte” le energie umane del Territorio e con ostinata arguzia di migliorare ed evidenziare le potenzialità della Città in armonia con le Amministrazioni Regionali e Nazionali, su queste ed altre dinamiche politiche possiamo e dobbiamo interagire se vogliamo veramente nell’immediato futuro “ripartire” economicamente e culturalmente, altrimenti assaporeremo nuovamente la umiliazione e l’onta del baratro.
Il lavoro, le diversità sociali, le risorse idriche, agricole, commerciali, imprenditoriali, sono le superfici vulnerabili di un momento storico che l’uomo non ha saputo interpretare, forse per timore di doversi privare di alcuni privilegi momentanei, ma ora inevitabilmente abbiamo acquisito coscienza che non possiamo più tergiversare sulle scelte per il futuro, il “virus” ha evidenziato implacabilmente le distrazioni ed imperfezioni umane ed in nessun altro tempo saremo invitati a cambiare alcune irrazionali abitudini sociali soprattutto per il bene della nostra discendenza.
Gualdo Tadino è una Città Meravigliosa dalle origini che si spingono nei lontani orizzonti del glorioso popolo Umbro, una straordinaria Etnia formatesi nell’antica Terra Italica dopo millenni di emigrazioni Indoeuropee ove le gesta dei Gualdesi sono incastonate sul Territorio ornato dalla natura Montana e dalle opere di coloro che hanno lasciato la Città più bella di come l’avevano ricevuta … Tutti nessuno escluso dovrà risparmiarsi e fare altrettanto così come promettevano i giovani “Efebi Achei” nei loro giuramenti al Dio Aglauro …
Accludo alla presente alcuni versi sulle gesta della meravigliosa Città di Gualdo Tadino pubblicata nell’andato 2008.
Il Direttore di Radio Tadino e gli Organi di Informazione del Territorio quali ”megafoni” della incantevole Città sono onorati ed invocati a diffondere indicazioni sublimi sulle potenzialità e laboriosità della meravigliosa “Tadinum” …
Che il Futuro ci Sia Amico …
Tadinum
Nacqui ancor prima del ferro
ed apparvi su tavole di bronzo Eugubine.
Crebbi in armonia con gl’Umbri
lungo montani tratturi ed in adagio discesi a valle
ove la Flaminia percorreva scrutata
finanche all’origini ed oltre … nelle necropoli …
Venni predata da Annibale
e ferita dai Grutunghi in guerre, battaglie e distruzioni.
Più volte caddi, ma seppi risollevarmi
con orgoglio ed imponenza Flea, nome datomi da uno dei
torrenti che muovevano mulini
e riducevan in polvere l’ossido di ferro materia
di nomea per smalti.
Fra riverberi d’oro e rubino ebbero origine le dinastie
Pignani e Biagioli,
maestri d’arte ceramica ambita anche dal
Papa Clemente Decimo
che volle in Roma suddetti bagliori finlora
mai usati e visti.
La rinomanza s’espande dal Matteo da Gualdo
al Durante, dal Calai al Casimiri,
la tecnica del lustro infiamma l’orgoglio Tadino che
seppur oggi
appare spento … è soltanto appena desto…