Sabato 9 marzo, a ridosso della Giornata internazionale della donna, il Gruppo Archeologico Appennino Umbro-Marchigiano tratterà un argomento affascinante quale “Le donne nel mondo etrusco” poiché sono state le più emancipate della storia.
L’incontro si terrà sabato 9 marzo alle ore 16 nella sala convegni Palazzo Oliva di Sassoferrato Castello.
“La donna etrusca, nota nelle fonti antiche per la sua libertà, bellezza, disinvoltura e spregiudicatezza, ben si presta a entrare nel merito di tematiche, l’“Archeologia di genere” e la complementarietà e parità di ruoli all’interno di una società, di estremo interesse e scottante attualità. Attraverso fonti latine e greche, documentazione epigrafica e iconografica, materiali rinvenuti negli scavi, si propone una molteplicità di tematiche e sfaccettature per raccontare sinteticamente la donna etrusca e illustrare, tra i tanti, alcuni casi significativi, Veilia, Thana o Larthia, che ci consentono di riflettere su funzioni e ruoli, scelte di vita e convenzioni sociali, uguaglianze e differenze, che rendono il mondo etrusco declinato al femminile una pregnante testimonianza di civiltà” evidenzia Maria Angela Turchetti, responsabile del Museo archeologico nazionale dell’Umbria.
Il binomio culturale umbro-marchigiano nel gruppo archeologico Gaaum tra la sezione di Gualdo Tadino e quella di Sassoferrato sta offrendo un nuovo ciclo di studi storici.
Nell’ultimo periodo è proseguita l’attività sui due versanti a partire dai convegni nazionali de “La Montagna Unisce”, otto edizioni delle “Notti dei Templari di Pascelupo” oltre al grande convegno di Nocera Umbra sulle “Presenze Longobarde nelle Regioni d’Italia”.
Il Gaaum ha poi sviluppato specifici settori come “Il Festival dell’Acqua” a Gualdo Tadino, con l’edizione 2024 che dovrebbe svolgersi in collaborazione l’Art Fest estemporanea di pittura, secondo Memorial “Antonio Romani”, presso la Rocca Flea, con relatori di alto profilo.
Il passato incontro di sabato 24 febbraio con l’intervento di presentazione del libro “Ambiente e Monachesimo” di Jacopo Angelini, nota figura televisiva di Geo&Geo e Kilimangiaro ha approfondito l’impegno di una vita, condotto con l’abituale rigore scientifico, descrivendo l’evoluzione e la modifica degli habitat naturali a seguito della pressione antropica e delle dinamiche migrative dei popoli che si sono succeduti nel territorio preso in esame, l’Appennino Centrale.
Dal versante Marchigiano non mancano le iniziative, ci si sta concentrando sempre più su una manifestazione complessa ma affascinante come “CONFINI La Memoria di Longobardi e Bizantini” che annovera il patrocinio dell’associazione di promozione turistica “Pro Tadino” e la presenza di relatori gualdesi. Di questa iniziativa si stanno chiudendo gli atti della seconda edizione, svoltasi a Esanatoglia, che verranno presentati sabato 16 marzo ad Ancona presso la “Sala dell’Associazione dei Marinai d’Italia ANMI”.