Nell’ambito dell’ottantesimo anniversario dell’eccidio dei 40 martiri di Gubbio, presso l’auditorium del Comune di Sigillo gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado hanno incontrato Mario De Simone.
Mario ha raccontato agli studenti la storia del fratellino Sergio, vittima delle deportazioni naziste nei campi di sterminio, come già fatto per la giornalista Titti Marrone nel libro “Meglio non sapere“.
Deportato, insieme ad altri familiari, nel campo di sterminio di Auschwitz nel marzo del 1944, Sergio scampò momentaneamente alla morte perché inviato, insieme ad altri 19 bambini, nel campo di concentramento di Neuengamme presso Amburgo. Era stato infatti scelto dal “dottore” e criminale nazista Joseph Mengele come cavia umana per gli esperimenti condotti dal “collega” Kurt Heissmeyer.
All’arrivo degli Alleati nella zona, per non lasciare testimoni degli esperimenti, tutti i venti bambini e i loro accompagnatori vennero uccisi nei sotterranei della scuola amburghese di Bullenhuser Damm. Era il 20 aprile del 1945 e il povero Sergio aveva solo sette anni.
Oltre 80 alunni hanno assistito al drammatico racconto dell’eccidio dei bimbi, ridotti a scheletri per la denutrizione e per le sofferenze causate dagli esperimenti, e hanno rivolto a Mario De Simone numerose domande.
L’evento è stato organizzato dal Comune di Gubbio, Associazione 40 Martiri di Gubbio, Biblioteca Sperelliana, Istituto Comprensivo di Sigillo e Associazione settimana del libro.