Protesta contro i tagli del Governo ai Comuni, Presciutti: “Manovra scellerata”

Le misure finanziarie del governo italiano, recentemente annunciate, stanno sollevando un’ondata di polemiche tra i Comuni.

Secondo i dati pubblicati dal Ministero dell’Interno e riportati da Umbria 24, la regione vedrà una riduzione complessiva dei fondi di quasi 16 milioni di euro dal 2024 al 2028. Questi tagli saranno solo parzialmente compensati dai fondi Covid.

Il riparto dei tagli coinvolgerà 6.838 Comuni su oltre 8.000 in Italia, con significative ricadute anche per i comuni dell’Alto Chiascio e della Fascia Appenninica.

LA SITUAZIONE NELLA FASCIA APPENNINICA E ALTO CHIASCIO
In particolare, Gualdo Tadino subirà una riduzione di 344.531 euro, Gubbio di 562.106 euro, Nocera Umbra di 94.643 euro, Valfabbrica di 70.988 euro, Fossato di Vico di 45.201 euro, Sigillo di 46.770 euro, Costacciaro di 26.765 euro e Scheggia e Pascelupo di 37.208 euro.

Il presidente di Ali (Autonomie Locali Italiane) Umbria e sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, ha espresso forte preoccupazione per questa decisione: “Le voci emerse prima delle elezioni dello scorso giugno erano purtroppo fondate. È stato infatti confermato dal Governo il taglio dei fondi a migliaia di Comuni, penalizzando quelli più virtuosi che hanno preso più fondi”, ha commentato.

In tutto il Paese il taglio ammonterà a circa 250 milioni di euro ogni anno dal 2024 al 2028. Questo avrà un impatto significativo anche nei Comuni umbri, con Perugia che perderà 4,1 milioni di euro, Foligno 950 mila euro, Città di Castello 850 mila euro, Spoleto 818 mila euro, Assisi 655 mila euro, Corciano 383 mila euro e Bastia Umbra 418 mila euro.

Presciutti ha commentato ulteriormente: “Passate le elezioni, con questa manovra correttiva irragionevole e scellerata verso gli Enti Locali è dunque emersa la vera volontà di questo Governo, ossia quella di penalizzare i territori, i Comuni ed i cittadini, che senza i necessari fondi non potranno crescere. La paura è che ora i tagli continuino e possano riguardare anche la Sanità ed il Welfare, settori già in grande difficoltà.”

La riduzione dei fondi prevista per i prossimi cinque anni non solo penalizza gli enti locali che sono stati più efficaci nell’attrarre risorse – evidenzia il presidente di Ali Umbria – ma rischia anche di rallentare e bloccare la crescita delle comunità umbre, che già soffrono rispetto ad altre regioni italiane.

Come Ali Umbria siamo pronti a batterci fortemente ed in ogni luogo a difesa dei Comuni e della spesa sociale contro questi tagli immotivati. Il Governo in questi mesi ha fatto solo false promesse agli elettori. Non ha trovato soluzioni concrete per coprire 20 miliardi di euro che mancano in legge di bilancio e ora vuole coprire gran parte di questo debito tagliando dai fondi destinati ai Comuni. Noi cercheremo di impedirglielo ad ogni costo.

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Redazione Gualdo News
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