Sabato 26 ottobre, all’interno del programma di UmbriaLibri 2024, verrà presentato il nuovo libro di Brunello Castellani “Romanzo Socialista”, edito da Diadema Edizioni e fresco di stampa.
L’appuntamento è previsto alla sala ex Borsa Merci, nel centro storico di Perugia, alle 15.
La narrazione muove da una ricerca condotta sulle carte del senatore Luciano Stirati, con l’intento di ricostruire il suo percorso e il suo pensiero di insegnante e politico.
Ma l’autore, ponendosi sulle tracce del senatore eugubino, ritorna dentro un crogiolo di ricordi, passioni e disincanti, in una stagione nella quale vita e politica erano la stessa cosa. Così, tornano vive le storie di un gruppo di socialisti dell’Appennino intrecciate alla storia del Partito Socialista Italiano il cui romanzo, lungo un secolo, è finito trent’anni fa.
Lo scrittore restituisce la figura limpida e scomoda del Senatore, la fede liberalsocialista, il rigore morale e lo stile di un maestro che crede nello studio serio e rigoroso dei classici ma, al tempo stesso, intreccia un dialogo serrato con suo figlio, l’ex sindaco di Gubbio Filippo Stirati, amico e compagno di una vita di Brunello Castellani.
Per loro è il momento di fare i conti con le responsabilità di una generazione travolta dalla disfatta. Perché non sono stati capaci di salvare il patrimonio di idee e di lotte ricevuto in eredità? Come mai questa dissipazione ha coinvolto l’intera storia socialista? I protagonisti delle origini (Andrea Costa, Anna Kuliscioff, Filippo Turati), i martiri del fascismo, (Giacomo
Matteotti, Carlo Rosselli) e i leader della Resistenza e della ricostruzione (Pietro Nenni, Sandro Pertini) sono
stati imbalsamati nelle pietre dei monumenti.
“Rinchiusi in un passato nobile, ma impermeabile ai tormenti del nostro tempo – afferma Castellani – La sterminata umanità di donne e uomini che hanno creduto nell’idea è finita nel silenzio delle storie sepolte. Cancellate le vicende anonime di coloro che, di generazione in generazione, hanno combattuto per dare a tutti case, scuole e ospedali, per la libertà contro il fascismo, per la giustizia sociale contro lo sfruttamento. Per i diritti e la dignità di ogni essere umano. È una storia finita? E anche quando una storia finisce si può fare finta che non sia mai esistita? Così, il racconto del romanzo socialista – conclude l’autore – diventa un tentativo per riaffermare la necessità della politica e continuare a coltivare, sotto un cielo nuovo, l’antico sogno di uguaglianza.”
Dopo UmbriaLibri, “Romanzo Socialista” sarà presentato in altre realtà a cominciare da Gubbio e Gualdo Tadino.